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Turismo e Pmi dopo il CoViD-19, CNA in audizione al Cese

Il MiBACT ricerca creativi per promuovere il turismo in Italia, una governance, audizione

Il MiBACT ricerca creativi per promuovere il turismo in Italia

Dopo gli effetti positivi registrati dal turismo italiano in questa appena passata stagione estiva, è ora necessario puntare al recupero dei mercati turistici, soprattutto quelli internazionali, rallentati o addirittura completamente interrotti a seguito dell’emergenza. È fondamentale cogliere gli obiettivi che puntino a incoraggiare un ripensamento complessivo della strutturazione del turismo in Italia a cominciare dall’organizzazione turistica nazionale, regionale e locale, incentivando la capacità di fare rete, coinvolgendo tutti i soggetti della filiera del turismo, incentivando la cultura dell’accoglienza in un concetto di vivibilità dei territori per integrare il turismo in un modello di sviluppo sostenibile.

Questo è quanto emerso dall’intervento di oggi di Claudio Cappellini, responsabile CNA  Politiche Comunitarie, e Cristiano Tomei, responsabile CNA Turismo e Commercio, all’audizione del Comitato Economico e Sociale Europeo (Cese) dal titolo: “Tourism and SMEs after CoViD-19”, che si è tenuta presso la camera di Commercio del Dodecaneso a Rodi.

Nel corso dell’audizione, i due responsabili CNA hanno sottolineato la necessità di promuovere azioni omogenee di promo-commercializzazione regionale e locale mettendo in campo forme di sostegno per consentire alle imprese della filiera di adeguare e migliorare l’operatività dell’offerta turistica anche con misure dirette che ne incentivino e facilitino la digitalizzazione, solo in questo modo è possibile rendere il turismo trasversale  rispetto alle diverse missioni contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Intervenuti alla tavola rotonda dal titolo “L’effetto della pandemia su Pmi e turismo nei Paesi del Mediterraneo” e alla Sessione Speciale “La prospettiva delle PMI su Turismo e Trasporti”, Tomei e Cappellini hanno ribadito che per accogliere la nuova domanda turistica è necessario poter adottare misure che mirino a riqualificare le strutture ricettive attraverso interventi di riconversione quali  l’estensione del Superbonus al 110% alle imprese del settore.

In questo contesto è utile prevedere un articolato piano di sostegno delle attività commerciali e produttive con particolare riguardo all’artigianato, alla filiera corta, quali presidi utili a preservare la vivibilità dei territori al fine di valorizzare il turismo attraverso il rilancio delle aree interne anche facilitandone i collegamenti con le destinazioni a maggiore vocazione turistica. Un piano di sviluppo che tenga conto del completamento delle reti della mobilità turistica per ridurre il divario di collegamenti tra il Centro-Nord e il Mezzogiorno d’Italia, isole comprese.

Anche il turismo delle città d’arte, hanno concluso Cristiano Tomei e  Claudio Cappellini, rappresenta un asset strategico per il turismo del nostro Paese. Il turismo, in queste destinazioni, è maggiormente sostenuto dall’arrivo di turisti internazionali i cui flussi sono ancora lontani dal ritorno ai numeri registrati prima della pandemia. Per queste destinazioni, città metropolitane e città di medie dimensioni, è necessario sostenere le imprese della filiera, evitando che esse perdano capacità produttiva. Occorre creare i presupposti sulla base dei quali le imprese, una volta ritornati alla piena circolazione dei flussi turistici, in ambito continentale ed internazionale, abbiano le capacità, anche finanziarie, per riattivarsi rapidamente e contribuire alla riconquista dei mercati.

 

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