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Vaccarino: “Per rafforzare i confidi, integrare garanzie pubbliche e mutualità”

https://www.cna.it/disegnare-un-nuovo-modello-di-confidi-aperto-allinnovazione-e-al-cambiamento/

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I confidi? Fondamentali nella filiera del credito: così Daniele Vaccarino, presidente nazionale CNA, ha salutato la platea presente all’annuale Convention di Fedart Fidi, dal titolo “Nuovi modelli e servizi per una nuova operatività al servizio delle microimprese”. Una due-giorni che quest’anno si svolge interamente in modalità online.

Dopo aver rivolto il suo saluto al presidente e vicepresidente, Giacomo Cioni (leggi la relazione) e Fabrizio Campaioli e a tutta la struttura, Vaccarino ha ricordato il ruolo di prima linea dei confidi, in una situazione tanto complessa.

Il sistema dei confidi nell’emergenza

“Ci eravamo immaginati di aver superato i momenti più drammatici, ma ci troviamo a fare i conti con un nemico tanto invisibile ma anche tanto presente” ha detto Vaccarino. “Un nemico che genera paura e insicurezza, che sono i mali peggiori per le imprese. Proprio in questi momenti ci rendiamo conto di quanto siano importanti alcuni strumenti per le piccole imprese. Nelle fasi più acute della crisi della pandemia, i confidi sono stati l’unico riferimento per le imprese, alla ricerca di un supporto vitale”.

Associazioni e confidi vicine alle imprese

“Abbiamo dato prova di essere dei veri e propri baluardi insostituibili, anche quanto tutta l’Italia era chiusa. Noi tutti siamo stati al fianco delle imprese per garantire un sostegno, un supporto, informazioni, elementi fondamentali per resistere. Ci siamo, ci siete. Anche aver confermato l’iniziativa di questi giorni è stato importante” ha detto Vaccarino. . Il sistema dei confidi, ha ricordato poi, continua a supportare la nostra economia. Per questo è importante che i consorzi di garanzia siano dotati di strumenti e supporti per esplicare al meglio il ruolo di facilitatori, nell’accesso al credito per artigiani e pmi. “Senza il loro intervento, queste realtà, che stanno pagando più di altri li effetti della crisi, non riuscirebbero ad avere accesso ai finanziamenti. E senza questo sostegno alle imprese, che sono il cuore del nostro sistema produttivo, non può esserci ripresa”.

L’integrazione tra garanzia pubblica e garanzia mutualistica

Vaccarino ha ricordato quanto sia importante assicurare la complementarietà tra garanzia pubblica e garanzia mutualistica. Il momento è delicato: interventi come la garanzia al 100% dello Stato possono far passare in secondo piano il positivo ruolo di intermediazione dei confidi. Ma Vaccarino invita a guardare avanti: “quando finiranno queste misure straordinarie, le imprese avranno bisogno che voi ci siate. E ci auguriamo che si torni presto alla normalità. Sarà quello il momento in cui dovremo trovare la corretta integrazione tra garanzia pubblica e la garanzia mutualistica.

Nuovi strumenti di supporto per le imprese

Vaccarino ha poi ricordato l’importanza di individuare nuovi strumenti di supporto alle imprese alle quali è stata riconosciuta la moratoria per i finanziamenti in essere. “E’ importante prevedere una graduale uscita dalla sospensione delle linee di credito, altrimenti le imprese rischiano di trovarsi travolte dagli impegni finanziari, sino a quel momento oggetto di moratoria” ha spiegato alla platea collegata in videoconferenza. Per affrontare queste sfide serve un sistema di confidi rinnovato, ha detto Vaccarino, capace di sviluppare servizi innovativi e di qualificare sempre di più il proprio ruolo nell’attività di consulenza alla piccola impresa.

Le proposte di riforma del sistema dei confidi

“Crediamo, però, si debba fare uno sforzo per trovare nuove vie e iniziative per supportare le esigenze delle imprese destinate ad aumentare e diversificarsi. Per questo abbiamo sostenuto la necessità di superare il limite dell’attualità residuale” ha ricordato Vaccarino. L’intervento per la patrimonializzazione dei confidi, inoltre, non è più rinviabile. “Per il nostro mondo i confidi sono un’esperienza decisiva di accompagnamento al credito”. Gli elementi di forza? “La mutualità di fatto, il suo radicamento territoriale, la conoscenza diretta delle imprese: sono questi gli elementi distintivi di un sistema privato di sussidiarietà che non ha uguali al mondo”.

La composizione del Consiglio di Gestione per il triennio 2020-2023

 

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