Tra le grandi economie europee, l’Italia si caratterizza per una struttura produttiva estremamente pulviscolare nella quale quasi il 99,5% delle imprese ha meno di 50 addetti.
La piccola dimensione aziendale è spesso indicata tra i fattori di debolezza dell’Italia. Questo assunto rischia però di porre in secondo piano il fondamentale contributo apportato in termini economici e di coesione sociale. Basti dire che nel sistema privato extra-agricolo esse garantiscono il 63% dell’occupazione complessiva e realizzano il 46% del valore aggiunto. In più le micro e piccole imprese, soprattutto se artigiane, operano in importanti settori del Made in Italy garantendo la continuità di produzioni di eccellenza per le quali l’Italia è famosa nel mondo.
“La Struttura Produttiva Italiana” – approfondimento che CNA realizza ogni anno elaborando i dati di fonte Istat e aggiornato al 2020 – permette di avere una panoramica completa sul tessuto produttivo nazionale. I dati permettono di conoscere i principali valori espressi dal nostro sistema produttivo (numero di imprese e di occupati, numero di lavoratori dipendenti, valore del fatturato, del valore aggiunto e degli investimenti) sia nel complesso sia che disaggregati per dimensione aziendale, settore di attività economica, forma giuridica.
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