È iniziata oggi a Bruxelles la due giorni dei Capi di Stato e di Governo dei paesi membri dell’Ue che porteranno all’indicazione delle nomine per il prossimo ciclo istituzionale europeo. i leader mireranno a raggiungere un accordo su quattro posizioni chiave, dal Presidente del Consiglio europeo al Presidente della Banca centrale europea, l’Alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza ed il Presidente della Commissione europea. Con riferimento a quest’ultima carica, un ruolo chiave sarà giocato dal Parlamento europeo. In base ai trattati, tenendo conto dei risultati delle elezioni per l’Europarlamento, il Presidente del Consiglio europeo consulta il Parlamento Ue su un candidato al vertice della Commissione; successivamente, tale nominativo viene sottoposto al voto a maggioranza qualificata dei leader europei. Una volta individuato il candidato, il Parlamento europeo vota a maggioranza (376 eurodeputati) e ufficializza la nomina del Presidente della Commissione nel corso della seconda seduta plenaria di luglio a Strasburgo. Ciascun Stato membro nomina poi un proprio candidato come Commissario europeo in accordo con il Presidente della Commissione; questi candidati vengono dunque esaminati dalle rispettive commissioni parlamentari responsabili delle loro tematiche, e infine votati dal Parlamento europeo. una volta completato questo percorso, il mandato della nuova Commissione potrà iniziare il 1 novembre 2019. Maggiori informazioni sul vertice europeo sono disponibili al LINK.
Dopo diverse ore di discussione, i Capi di Stato e di Governo dell’Ue non sono riusciti a raggiungere una maggioranza sulla distribuzione delle nomine per i posti di vertice delle istituzioni europee. Resta dunque aperta la partita per la successione di Jean-Claude Juncker alla guida della…