È necessario fare presto. Le imprese e le famiglie colpite dall’alluvione sono ancora in piena emergenza e invocano interventi immediati e adeguati alla drammatica situazione. CNA lancia un appello al Governo e alle istituzioni per assicurare la tempestiva erogazione delle risorse e procedere rapidamente alla nomina del commissario straordinario.

A oltre un mese dalla catastrofe che ha travolto un’area con una estensione pari a sei volte quella di Roma e dove operano 130mila imprese con 443mila lavoratori, moltissime famiglie ancora non possono fare rientro nelle proprie abitazioni e migliaia di imprese non sono in grado di riprendere l’attività.

Le stime dei danni elaborate dalle Regione ammontano a 8,8 miliardi, ma sono ancora provvisorie e destinate inevitabilmente a salire. In particolare le piccole imprese stanno vivendo ore cruciali per il proprio futuro, sospese in una drammatica e insostenibile incertezza, determinate a rialzarsi ma ancora senza gli indispensabili strumenti di sostegno.

CNA ha indicato una serie di modifiche al decreto Alluvione in particolare la necessità di estendere il periodo di sospensione dei pagamenti tributari e previdenziali nonché le rate di mutui e prestiti e la messa a disposizione delle imprese di strumenti finanziari efficaci e immediatamente accessibili. La Confederazione auspica che le proposte siano accolte dal Parlamento nel corso dell’iter di conversione. Intanto è della massima urgenza consentire la ripresa delle attività, soprattutto da parte delle piccole imprese e di tutte quelle realtà produttive che svolgono una essenziale funzione sociale e di presidio del territorio.

 

Decreto alluvione, urgenti sostegni adeguati