Il ddl delega per la riforma del fisco è un progetto ambizioso che si muove nella giusta direzione. È quanto ha indicato la CNA nel corso dell’audizione davanti alla Commissione Finanze della Camera sulla riforma del fisco.

Secondo la Confederazione la delega persegue le giuste finalità di ridurre la pressione fiscale realizzando al tempo stesso equità della tassazione, semplificare il sistema tributario, aumentare il grado di certezza del diritto e migliorare il rapporto fisco-contribuente attraverso il contrasto all’evasione fiscale puntando alla “compliance”, piuttosto che a misure repressive.

La delega contiene gli elementi per ridefinire l’equilibrio tra equità e semplificazione del sistema fiscale, intervenendo su tutti gli adempimenti connessi al contrasto dell’evasione. Un’opera di riequilibrio che deve partire dalla progressiva estensione a imprenditori individuali e professionisti delle detrazioni previste per il lavoro dipendente.

CNA apprezza la previsione della tassazione sostitutiva del reddito incrementale che, tuttavia, dovrebbe mirare a ridurre strutturalmente il prelievo sul reddito di efficienza. Elementi positivi sono l’introduzione di un regime opzionale con aliquota proporzionale pari all’Ires per le imprese personali e l’eliminazione dell’Irap a partire dalle società di persone.

Riserve invece sull’introduzione del concordato preventivo biennale destinato ai contribuenti di minore dimensione titolari di reddito d’impresa e di lavoro autonomo.

Infine CNA auspica l’avvio di un confronto con le associazioni di categoria, come peraltro è già indicato nella delega e una volta raggiunto un nuovo assetto fiscale occorre fermarsi e dare stabilità all’impianto normativo.

Evitando le continue modifiche che producono forte incertezza alle imprese.