Mascherine, CNA: “Finita l’emergenza non dimenticare i prodotti italiani”

Nei giorni scorsi CNA Federmoda e Confindustria moda hanno chiamato all’appello le aziende del tessile-moda per riconvertire la loro produzione in quella di mascherine o altri dispositivi di protezione individuale, in questo momento carenti in tutto il territorio nazionale. Antonio Franceschini, responsabile CNA Federmoda ne ha parlato nel corso della trasmissione di Radio 1 “Giorno per Giorno”.

“Con questa iniziativa abbiamo voluto mettere a disposizione le competenze all’interno del nostro tessuto produttivo fatto da tante piccole e medie imprese e di artigianato. Grazie al supporto di Sportello Amianto e Pwc stiamo lavorando per adempiere a tutte le norme previste dal decreto, producendo in questo modo dispositivi di protezione individuale correttamente omologati che verranno distribuiti ai cittadini. A distanza di qualche giorno già diverse imprese hanno potuto riconvertire la loro produzione. Ci sono poi altre decine di imprese che si stanno adoperando per mettersi in regola con le certificazioni in modo da produrre dispositivi di protezione individuale omologati anche per le forze dell’ordine, la protezione civile e il personale sanitario”.

Concludendo il suo intervento Franceschini invita ad una riflessione “Dobbiamo avere anche uno sguardo di lunga durata: in questa fase emergenziale si ricorre a prodotti Made in Italy, certificati e di qualità. Ma è necessario continuare a farlo anche quando l’emergenza cesserà e non ricorrere all’acquisto di prodotti a basso costo provenienti dall’estero, come è stato fatto fino a poco tempo fa”.