IL LAVORO INDIPENDENTE IN ITALIA E IN EUROPA. SODDISFAZIONE, MOTIVAZIONI E DIFFICOLTÀ DI CHI LAVORA IN PROPRIO

  • Data di pubblicazione: Gennaio 2019
  • Autore:  Centro Studi
  • Area Tematica:  Lavoro
  • Tipologia:  Approfondimenti tematici
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L’Italia è il paese europeo con il più alto numero di lavoratori indipendenti. Secondo l’Eurostat, infatti, nel nostro Paese gli indipendenti sono circa 5 milioni, pari al 15,3% dei lavoratori indipendenti dell’intera Unione Europea, e precedono per numerosità quelli del Regno Unito (4,8 milioni), della Germania (4,1 milioni), della Francia e della Spagna (entrambe con circa 3 milioni).

In percentuale, i lavoratori indipendenti italiani sono il 21,9% dell’occupazione complessiva. Solo in Grecia si registra una percentuale maggiore (30,1%) mentre nei principali paesi europei la loro incidenza sull’occupazione complessiva risulta ben più contenuta: 16,0% in Spagna, 15,0% nel Regno Unito, 11,3% in Francia, 9,8% in Germania.

Un sondaggio realizzato dall’Eurostat presso i 28 paesi dell’Unione Europea fa luce sulla soddisfazione dei lavoratori indipendenti circa il loro status professionale, sulle motivazioni che li hanno portati a mettersi in proprio e sulle difficoltà che quotidianamente si trovano a fronteggiare.

Per quanto riguarda l’Italia, il sondaggio Eurostat mette in evidenza che, nonostante molte difficoltà (discontinuità lavorativa, oneri burocratici, mancati pagamenti, etc.) oltre la metà dei lavoratori indipendenti (il 51,4%) si ritiene molto soddisfatta del proprio status professionale.

Tra le principali economie europee, questa quota risulta più bassa solamente rispetto a quella rilevata nel Regno Unito (60,4%). In Germania, in Francia e in Spagna, invece, la quota di lavoratori indipendenti che si dicono molto soddisfatti della loro occupazione risulta pari, rispettivamente al 34,7%, al 40,5% e al 45,5%.

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