Il lockdown imposto a gran parte del sistema economico tra marzo e maggio ha avuto effetti molto negativi sull’attività del settore delle costruzioni che nei primi sei mesi dell’anno ha accusato un calo del valore aggiunto del 26,0%. Per favorire la ripartenza delle costruzioni e dei comparti ad esso collegati nel corso dell’anno il Governo ha quindi varato diverse misure agevolative (es. il superbonus 110%) che si aggiungono a quelle già in essere (es. bonus facciate). Tutto il pacchetto agevolativo è stato poi confermato e rafforzato nella Legge di Bilancio per il 2021.
Per valutare l’effettivo stato della filiera delle costruzioni e sondare la risposta alle misure agevolative, la CNA ha promosso una indagine tra le imprese dei comparti dell’edilizia, dell’installazione di impianti e dei serramenti che ha registrato la partecipazione di circa 1.000 imprese.
Dall’indagine è emerso che l’introduzione delle misure agevolative a favore della filiera delle costruzioni sta avendo un impatto positivo sull’attività delle imprese. In tutti i comparti che compongono la filiera più della metà delle imprese dichiara infatti di avere realizzato (o di stare realizzando) interventi che godono di tali agevolazioni.
L’effetto positivo degli incentivi sull’attività della filiera delle costruzioni, oltre a interessare una platea di imprese ancora troppo ristretta, potrebbe venire meno a causa di aumenti dei prezzi riguardanti le materie prime. Ben il 79% delle imprese segnala di avere registrato significativi aumenti dei prezzi dei materiali, delle materie prime e delle apparecchiature rispetto a quelli vigenti un anno fa, prima della pandemia.
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