Osservatorio Export 2019

Nel corso del 2019 il quadro macroeconomico internazionale si è deteriorato a causa una di una incertezza crescente generata da più fattori.

L’inasprimento delle manovre protezionistiche da parte degli Stati Uniti nei confronti della Cina ha inciso negativamente sull’andamento del commercio mondiale e ha condizionato negativamente l’economia di quei paesi il cui sviluppo dipende in maniera forte dalle esportazioni. Tra questi, oltre alla stessa Cina, vi è la Germania che, caduta precedentemente in recessione tecnica, potrebbe influenzare le sorti dell’economia italiana dato che rappresenta il principale mercato di sbocco delle nostre esportazioni.

Anche il percorso verso la Brexit, ancora poco definito, non contribuisce a diffondere ottimismo. Se da un lato, infatti, il premier britannico ha fissato al 31 ottobre la data di uscita del Regno Unito dall’UE, anche senza il raggiungimento di un accordo con le istituzioni comunitarie; dall’altro in settembre la Camera dei Lord ha approvato una legge che non permette di abbandonare l’Europa in caso di no deal.

Infine, il perdurare di tensioni nei paesi produttori di petrolio (Venezuela e Libia in primis), le sanzioni statunitensi nei confronti dell’Iran e il perdurare del conflitto in Siria, con l’offensiva della Turchia nel nord del Paese, rendono incerta anche l’evoluzione dei prezzi dei prodotti energetici.

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