Nel terzo trimestre 2018, il Prodotto Interno Lordo dell’Italia ha registrato una contrazione congiunturale di un decimo di punto che giunge dopo un periodo di espansione dell’attività economica protrattosi per ben quattordici trimestri.
Il calo del PIL è stato determinato dalla debolezza della domanda interna. I consumi delle famiglie sono diminuiti infatti dello 0,1%, gli investimenti fissi lordi dell’1,1%.
Le esportazioni, invece, dopo il brusco calo registrato nel primo trimestre dell’anno (-2,3%) e il lieve recupero messo a segno nel secondo (+0,6%), hanno registrato una espansione dell’1,1%, attenuando così la caduta complessiva del prodotto. Nel periodo gennaio-settembre 2018 le esportazioni sono aumentate anche in termini tendenziali dell’1,2%, un tasso discreto considerando che segue all’incremento record del +6,2% messo a segno nello stesso periodo del 2017 ed è stato realizzato in un periodo caratterizzato dalla diminuzione degli scambi mondiali.
In definitiva anche in condizioni di debolezza dell’interscambio commerciale mondiale, l’Italia si conferma una economia export-led che può contare sul contributo di un gran numero di imprese micro e piccole capaci di operare con successo sui mercati esteri
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