La recessione del 2020 ha colpito la produzione e l’occupazione di tutti i comparti produttivi ma non nello stesso modo. La ristorazione, l’alberghiero e lo spettacolo, la cultura e gli eventi fieristici hanno vissuto una crisi che è stata (ed è ancora) profonda; le costruzioni e la maggior parte dei settori manifatturieri hanno registrato invece una sostanziale tenuta in parte insperata. Anche l’artigianato ha fatto i conti con la crisi. Dai dati Movimprese-Unioncamere emerge infatti che nel 2020 lo stock di imprese si è ridotto di 4.783 unità rispetto al 2019. Secondo le stime CNA complessivamente le imprese che sono venute a mancare hanno lasciato a terra quasi 12mila addetti. Nonostante la diminuzione complessiva dei posti di lavoro nel sistema dell’artigianato, dall’Osservatorio Lavoro CNA, emerge che nelle imprese che hanno resistito allo tsunami Covid-19 nella media dei dodici mesi del 2020 l’occupazione ha retto. Complessivamente, infatti, i posti di lavoro nelle imprese artigiane, micro e piccole che hanno superato questo difficile 2020 sono diminuiti ma solo dello 0,3% rispetto al 2019.
Cos’è l’Osservatorio Lavoro CNA?
L’Osservatorio Lavoro della CNA monitora mensilmente gli andamenti occupazionali nelle micro e piccole imprese della produzione e dei servizi mediante le informazioni provenienti da un campione di circa 20mila imprese associate che occupano circa 140mila dipendenti.
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