SPECIALE ELEZIONI EUROPEE

Con il voto del prossimo giugno i cittadini dei 27 Paesi membri dell’Unione Europea eleggeranno i componenti del nuovo Parlamento Europeo.

Le loro decisioni, attraverso l’azione legislativa, di bilancio e di controllo esercitate dal Parlamento, si applicheranno alla vasta gamma di questioni di cui si è detto, senza dimenticare la governance economica complessiva dell’Unione, la tutela dei consumatori, la fluidità degli scambi commerciali, i principi di libera concorrenza.

L’indagine realizzata da CNA presso 1600 imprese associate fornisce alcuni elementi utili a chiarire il sentiment e i desiderata delle micro e piccole imprese italiane rispetto alle istituzioni europee e al loro operato, anche in chiave prospettica.

Non è un mistero che la fiducia nell’UE si sia ridotta rispetto ai decenni precedenti, però l’indagine conferma che caratterizza ancora la maggioranza degli imprenditori (così come peraltro dei cittadini italiani, periodicamente monitorati in questo dalle rilevazioni di Eurobarometro, lo strumento di indagine periodico utilizzato dall’UE).

Circa i 2/3 degli intervistati sono consapevoli della necessità che l’UE svolga un ruolo di guida nella doppia transizione (ecologica e digitale), ma ritengono anche che le istituzioni europee debbano impegnarsi maggiormente nell’azione di supporto per le micro e piccole imprese.

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