L’Agenzia delle Entrate e il Mise hanno chiarito le modalità che consentono di usufruire correttamente dell’iper ammortamento e della maggiorazione relativa all’acquisto dei beni immateriali. I due benefici fiscali sono stati introdotti dalla legge di bilancio 2017 con l’obiettivo di incentivare investimenti che possano consentire la trasformazione digitale e tecnologica delle imprese secondo il modello Industria 4.0 e si affiancano al super ammortamento introdotto nel 2016. L’iper ammortamento consiste in un aumento del 150% del costo deducibile dal reddito d’impresa dei beni materiali strumentali nuovi, dispositivi e tecnologie (acquistati o presi in leasing) funzionali alla trasformazione in chiave 4.0 delle imprese. Il secondo beneficio, destinato esclusivamente alle imprese che beneficiano dell’iper ammortamento, consiste in un aumento del 40% del costo deducibile dal reddito d’impresa dei beni immateriali strumentali (acquistati o presi in leasing). Tali beni possono godere del beneficio anche se non riguardano in alcun modo i beni materiali oggetto dell’iper ammortamento. Nella circolare sono state chiarite, in particolare, le tipologie dei beni agevolati e le caratteristiche che tali beni devono possedere per rientrare pienamente nel campo applicativo della norma. Dall’Agenzia delle Entrate precisano, inoltre, che ai fini della fruizione dell’iper ammortamento, il bene acquistato dovrà essere interconnesso al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura, dove per interconnessione si intende la messa in rete del macchinario. Nel caso in cui il bene entrasse in funzione pur senza essere interconnesso, l’impresa potrà, nelle more, beneficiare del super ammortamento al 140% recuperando, dopo aver provveduto a mettere in rete il macchinario, le quote arretrate di iper ammortamento al 250%. Ulteriori approfondimenti sono disponibili nella scheda di sintesi.