Pubblichiamo ampi stralci dell’intervento del Presidente Nazionale CNA Artistico Andrea Santolini al convegno organizzato a Napoli il 10 giugno sul Nuovo Codice Appalti
Appalti pubblici. Convegno Nazionale CNA Costruzioni. Napoli, 10 giugno
“………A nostro parere le operazioni di sponsorizzazione risultano prive di tutela per la concorrenza e per i beni culturali, sia per l’individuazione degli esecutori sia per gli stessi beni culturali.
Ci parrebbe opportuno consentire, negli interventi su beni culturali pubblici con finanziamenti privati, fosse assicurata la possibilità per tutti gli interessati di partecipare, anche al fine di garantire la migliore tutela dei beni stessi.
Ciò troverebbe giustificazione nell’ interesse pubblico alla massima attenzione che è dovuta al patrimonio culturale dell’umanità e consentirebbe anche un controllo democratico ex post.
Nelle linee guida attuative del nuovo codice degli appalti, vi sono anche le procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, al punto 3 si parla di principi comuni che devono essere garantiti dalle SA, chiediamo che la responsabilità delle eventuali inadempienze sia in capo al RUP, di cui viene richiesta l’interdizione dal ruolo a fronte di reiterata recidiva.
Al riguardo degli appalti sotto soglia, in riferimento agli art. 95 criteri di aggiudicazione e 97 offerte anormalmente basse, osserviamo:
continua per noi ad essere difficilmente accettabile, la prassi ormai consolidata dell’offerta al massimo ribasso, ed anche in considerazione delle affermazioni del ministro Del Rio, durante un question time al Senato, riterremo opportuno che le offerte, sotto o sopra soglia, in presenza di anomalia siano sempre valutate dalla commissione e non dal RUP, nel caso sia comunque il RUP a fare la valutazione, dovrà avvalersi comunque del giudizio della commissione.
Per l’offerta anomala è prevista l’esclusione della stessa, questo caso è regolato da ben cinque possibili meccanismi diversi di cui chiediamo la certezza dell’applicazione, osserviamo con disappunto che l’offerta stessa rimarrebbe comunque effettiva qualora vi fossero meno di 10 offerte valide.
Auspichiamo questi principi vengano applicati comunque, indipendentemente dall’importo della gara.
Accogliamo con favore l’art 146 che riguarda i beni culturali, evidenziando che i requisiti legati al curriculum dei lavori siano spendibili solo dall’effettivo esecutore e non abbiano scadenze temporali, per noi positiva anche l’esclusione dell’Istituto dell’avvalimento, oltre al discorso sulla turnazione.
Il collega che mi ha preceduto, (un vice presidente delle costruzioni ndr), ha affermato che nel loro caso, la sorte delle gare è affidata alla fortuna, presentando il nostro settore problematiche diverse, potremmo sostenere che purtroppo per noi, non vale la fortuna, che in condizioni normali prima o poi sfiora tutti, per noi sovente vale la discrezionalità, che non solo non è soggetta ad alcun controllo ma spesso a fronte di giuste osservazioni, esclude brutalmente competenti professionalità.
Concludendo caldeggiamo, la fortificazione del rapporto tra la nostra associazione ed Anac, al fine di collaborare fattivamente, nel massimo rispetto delle proprie professionalità e competenze, al completamento del percorso in essere, mettendoci a disposizione per far sì, che come detto dal vice ministro Nencini questa mattina, le pagine blu (positive) siano numericamente sempre maggiori, rispetto le pagine rosse (negative).