Adesso nel Lazio c’è un nuovo testo unico del commercio

Arriva a distanza di 20 anni il documento che riscrive le norme che regolano le attività commerciali sul territorio del Lazio: il nuovo Testo Unico del Commercio, approvato venerdì 10 ottobre dal Consiglio Regionale del Lazio.

La regolamentazione del commercio in un territorio come quello di Roma è sicuramente decisiva e necessaria così come lo è il coinvolgimento delle principali associazioni di riferimento.

Negli ultimi anni il settore del commercio ha subìto un cambiamento molto profondo: la nascita di grandi centri commerciali, la crescita di fenomeni di massa come l’e-commerce e l’affermazione degli outlet e dei temporary store.

E’ chiaro che gli effetti di questa rivoluzione globale hanno creato un nuovo scenario anche a Roma. Il commercio rappresenta nella città eterna una realtà significativa per la sua ricaduta economica ed occupazionale. Le amministrazioni dovrebbero quindi mettere in atto politiche di tutela e di valorizzazione delle attività commerciali, delle botteghe nel centro storico fino agli esercizi di vicinato in periferia.

“Non bisogna dimenticare quanto è importante il settore del commercio, non solo per la Capitale, ma per l’Italia tutta – ha affermato Michelangelo Melchionno, presidente di CNA Roma, durante la conferenza stampa di presentazione. Incide, infatti, direttamente per il 20% del PIL e in filiera, insieme al turismo e ai servizi correlati all’artigianato artistico arriva quasi al 40% del PIL”.

La semplificazione burocratica, la sensibilizzazione e l’incentivazione sui temi di sostenibilità ambientale, il sostegno alle forme aggregative delle imprese e all’accesso agli strumenti finanziari, l’attuazione di politiche in grado di prevenire e contrastare l’abusivismo commerciale e promuovere la cultura della legalità sono solo alcune delle misure che sarebbe bene adottate per mettere in condizione i commercianti di operare nelle migliori condizioni possibili e fare di Roma una grande e bella vetrina, in grado di competere con l’offerta delle altre capitali europee.

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