Pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 9 marzo, il decreto del Ministro dello sviluppo economico riavvia il processo di riforma e accorpamento delle Camere di Commercio, fermatosi a seguito della Pronuncia della Corte costituzionale del 13 dicembre 2017. 

La sentenza ha sancito illegittimità costituzionale parziale del provvedimento delegato di riordino delle Camere di Commercio (D.Lgs 2016/219, art. 3, c.3), laddove era previsto che il Ministro dello sviluppo economico, con suo decreto, approvasse il piano Unioncamere di rideterminazione delle circoscrizioni territoriali sentita la Conferenza Stato – Regioni anziché previa intesa con la stessa. Intervenendo su una materia in cui si intrecciano competenze legislative statali e regionali, la norma è stata dichiarata illegittima in quanto lesiva del principio di leale collaborazione.

Il decreto di riforma del sistema camerale, adottato nel frattempo dal Mise in data 8 agosto 2017, ha iniziato a produrre effetti amministrativi dalla sua entrata in vigore, creando così incertezze nell’attuazione della procedura di riordino delle Camere.

Alla luce della citata sentenza, è stato predisposto un nuovo schema di decreto ministeriale, da ultimo esaminato l’11 gennaio 2018 dalla Conferenza Stato- Regioni sul quale, tuttavia, non è stata raggiunta l’intesa.

Il Consiglio dei Ministri ha superato definitivamente l’empasse autorizzando il Ministro ad emanare il decreto recante “Riduzione del numero delle Camere di Commercio mediante accorpamento, razionalizzazione delle sedi e del personale, a norma dell’articolo 3, comma 4 del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219”, che è stato firmato lo scorso 16 febbraio. Con la sua entrata in vigore viene a cessare l’efficacia del provvedimento ministeriale dell’agosto 2017 ed è fatta finalmente chiarezza, dando un nuovo via al processo di riforma delle Camere di Commercio.

Ad oggi sono 27 le Camere di Commercio che hanno già portato a conclusione il processo di accorpamento, con l’istituzione di 12 nuovi enti accorpati, portando a 90 il numero delle Camere attualmente presenti sul territorio.

Quanto al futuro assetto del sistema camerale, il nuovo decreto conferma gli ulteriori 18 accorpamenti da realizzare, che ridurranno il numero complessivo delle Camere di Commercio a 60 rispetto alle 105 originarie.

Per approfondimenti si rinvia al testo del decreto MiSE 16 febbraio 2018 e ai relativi allegati, pubblicati nella  Gazzetta Ufficiale n. 57 del 9 marzo 2018.