Si è inaugurata presso la sede del Banco di Napoli in piazza Luigi di Savoia, 16 a Bari, alla presenza di Giuseppe Ghisolfi, vicepresidente nazionale ABI, di Sabatino Maurice, presidente  ABI PUGLIA, di Andrea Santolini, presidente di CNA Artistico nazionale, di Maria Concetta Malorzo, presidente regionale di CNA Artistico Puglia, e di Francesca Soardi, presidente di CNA PUGLIA, «Tesori dell’artigianato in banca», la rassegna sull’artigianato artistico pugliese che vedrà esposte opere come strumenti medievali, sculture in vetro, manufatti in cartapesta e ceramica artistica, e icone bizantine.

Concepito e realizzato da CNA Artistico Puglia e ABI Puglia, in collaborazione con Cofidi Imprese e Territori, il progetto mira a portare l’eccellenza artistica in luoghi non convenzionali come gli spazi di una banca, trasformando strutture architettoniche rilevanti e significative in una vera e propria galleria d’arte temporanea rivolta a un pubblico ampio e variegato.

L’iniziativa vedrà coinvolte cinque realtà artigiane pugliesi: Antonio Dattis, maestro liutaio specializzato nelle riproduzioni, con grande rigore filologico, di strumenti a corda medievali e rinascimentali; Antonio Vestita, ceramista della Bottega Vestita di Grottaglie, che associa alla solida preparazione nel design un’affascinante apertura verso una rilettura quasi esoterica ed orientale del rapporto tra ceramica e storia dell’umanità; Stefania Guarascio, maestra cartapestaia di Lecce che innesta sulla tecnica tradizionale della cartapesta leccese una vena di modernità e di innovazione; Maria Concetta Malorzo di Vetri d’arte di Brindisi, eclettica artigiana del vetro che, girando per il mondo nei santuari dell’arte, matura un proprio stile e una propria creatività innovativa che le portano numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero; e infine il Centro di iconografia bizantina della CNA Puglia, che muove i primi passi verso il consolidamento dell’attività formativa in un settore tanto importante quanto poco noto della storia e della creatività, oltre che della religiosità della Puglia.

Dopo la tappa di Bari, «Tesori dell’Artigianato in Banca» si replicherà nelle sedi di banche di altre città della regione e del territorio nazionale coinvolgendo altri artisti italiani che esporranno i propri tesori.

L’ingresso alla rassegna è gratuito e potrà essere visitata dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 19 sino al 21 luglio.

«Abbiniamo – ha dichiarato Giuseppe Ghisolfi, vicepresidente nazionale ABI – l’arte alla banca, perché la banca  non fa soltanto prestiti e non sostiene soltanto le imprese e le famiglie ma è anche capace, come è sempre stato nel tempo, di fare cultura. Partiamo  dalla Puglia, dalla sede del Banco di Napoli che ringraziamo, con un progetto pilota con l’obiettivo di esportarlo in tutte le regioni di Italia».

«ABI Puglia – ha osservato Sabatino Maurice, presidente ABI Puglia – ha subito condiviso questa idea, che combina banche, cultura e arte.  Le banche sono del resto il soggetto privato che detiene il primato di fondi destinato a sostenere la cultura e la conservazione dell’immenso patrimonio artistico del nostro Paese. Con la nostra adesione, ABI Puglia intende dare un’ulteriore segnale forte in questa direzione».

«Con questa iniziativa – ha commentato Andrea Santolini, presidente di CNA Artistico nazionale – intendiamo fare una divulgazione a trecentosessanta gradi dell’artigianato artistico made in Italy. Anche perché stiamo perdendo quella sensibilità legata ai valori di un artigianato. Io rappresento centoquattro mestieri che, di anno in anno, diminuiscono sempre più. Questo significa che, per alcuni mestieri, abbiamo uno, due artigiani su tutto il territorio nazionale. Se non stiamo attenti e salvaguardiamo il nostro patrimonio, noi, come associazione, corriamo il rischio che nel giro di non troppi decenni questi mestieri scompaiano».

«Con questo progetto le banche – ha dichiarato Maria Concetta Malorzo, presidente regionale di CNA Artistico Puglia – si trasformano in museo itinerante legato all’artigianato artistico dell’eccellenza diventando operatori e promotori, e allo stesso tempo, rendendo fruibile tutto questo patrimonio dell’artigianato artistico territoriale ma anche nazionale. Con l’auspicio che si possa decollare anche oltre».