I soggetti “incapienti” – pensionati, dipendenti, autonomi o anche imprenditori in contabilità semplificata – possono optare per la cessione  della detrazione fiscale loro spettante, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 per interventi di riqualificazione energetica di parti comuni di edifici condominiali, anche agli Istituti di credito ed altri intermediari finanziari.

La cessione del credito d’imposta interessa anche gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni condominiali che danno diritto alle detrazioni maggiorate del 70% e del 75% volti a migliorare la prestazione energetica degli edifici.

Si tratta di un primo segnale di apertura operato dalla legge di conversione al decreto n. 50/2017 (c.d. manovra correttiva), che va nella giusta direzione delineata dal PDL nel AC n. 3919, sostenuta dalla CNA, di coinvolgere gli intermediari finanziari i quali per le loro caratteristiche strutturali possono garantire la cessione del credito a tutti i soggetti beneficiari senza grossi problemi di liquidità ed applicare, altresì, tassi di mercato sull’anticipazione.

Tale apertura normativa opera, però, solamente per una platea troppo ristretta di contribuenti. Occorre arrivare, al più presto, al riconoscimento della possibilità di trasformare e cedere tutte le detrazioni fiscali riconosciute per interventi edili agli istituti di credito, consentendo all’AC n. 3919 di diventare legge.