“Non pensiamo ovviamente che tutti i problemi siano risolti, sicuramente in questi due anni c’è stato un miglioramento, per tanti versi, se pensiamo a due anni fa quando il nostro Governo è entrato in carica, sicuramente ricorderete una situazione economica molto più difficile di quella attuale, avevamo un Pil negativo, avevamo una produzione industriale negativa, i consumi erano negativi. Oggi dopo due anni di lavoro possiamo dire che qualcosa è migliorato, che il Paese si è messo in moto, anche grazie alla vostra fatica e al vostro lavoro quotidiano”. Ha esordità così oggi il Ministro Maria Elena Boschi, intervenuta all’evento per le celebrazioni del /0à della Confederazione. “Perchè noi sicuramente abbiamo messo tutto l’impegno possibile come Governo, come Parlamento, nel cercare di portare avanti quelle riforme che per troppo tempo il nostro Paese aveva tenuto in un cassetto. A cominciare dalla riforma del mercato del lavoro, e degli incentivi fiscali che si accompagnano a tale riforma, ma se non ci foste stati voi, non avremmo avuto 497 mila posti di lavoro in più in due anni, perché si possono creare le leggi migliori di questo mondo, dare incentivi fiscali finché vuoi, ma se non ci sono persone che creano domanda di occupazione, di posti di lavoro, è difficile che quelle norme possano funzionare.

“Sono risultati che abbiamo raggiunto insieme – ha continuato il Ministro -, certo c’è voluta determinazione e coraggio ad affrontare di petto le riforme, tutte insieme, in tanti settori contemporaneamente in un momento di difficoltà del Paese, di crisi economica profonda. E’ un impegno che va avanti in tamnti ambiti e la riforma costituzionale diventa centrale, per esser messi in condizione di avere gli strumenti per affrontare anche le altre sfide, le altre riforme di cui il nostro Paese ha bisogno”.

“Mettere il referendum costituzionale al centro dell”azione del Governo – ha affermato la Boschi – non e’ stato un vezzo che qualcuno potrebbe definire masochistico: siamo di fronte a un bivio, una scelta importante, è un si o un no al referendum e mi auguro che tutti noi ci sentiremo protagonisti di questa scelta e non spettatori. Perché alla fine un cambiamento così importante della nostra Costituzione, ma anche del nostro futuro, dipende da noi, da tutti noi, da chi deciderà di partecipare alla sfida del referendum. Da queste riforme passa gran parte dello sviluppo economico del nostro paese, della credibilita’ internazionale. Ed è anche per questo che ringrazio CNA per il sostegno che anche questa mattina ha ribadito sul percorso di riforma del Paese e della riforma costituzionale in particolare. Essere connessi al cambiamento oggi – con riferimento al claim della confederazione che fa il Ministro Boschi -, significa essere connessi alla parte attiva della società, delle scelte politiche in senso ampio che riguardano tutti noi, tutto ciò che è la nostra sfera pubblica”.

“Avere il coraggio di esporsi, per il Paese, per un’idea di Italia diversa, è apprezzabile, perché sono riforme che riguardano tutti noi, nè il Governo nè i parlamentari, o riguardano il Paese o non hanno senso. CNA quando ci sono delle critiche da fare, le ha sempre fatte, quando ci sono delle proposte da avanzare, le presenta, ma se c’è da sostenere un’idea buona in generale, al di là delle riforme, un provvedimento, una misura del Governo ritenuta positiva per il Paese, la sostiene perché è nell’interesse di tutti”.

“La riforma costituzionale mira ad avere più stabilità rispetto a quel passato che ha visto 63 governi in 70 anni di storia repubblicana. La possibilità di avere un iter legislativo snello ma soprattutto che fornisca tempi certi, una democrazia che decide è un bene per tutti”. 

 

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