“Un sostegno alle imprese. Ma anche un presidio di cultura gastronomica, di educazione alimentare, di prevenzione e di attenzione alle qualità nutrizionali. Insomma, sono numerosi i motivi che hanno condotto CNA Agroalimentare a siglare, presso il dicastero delle Imprese e del Made in Italy, alla presenza di ben cinque ministri, il protocollo con il settore della ristorazione relativo alla iniziativa ‘Aggiungi un posto a tavola che c’è un bambino in più’”. Così Francesca Petrini ha spiegato l’adesione a tale piano che prevede nei ristoranti, per i bambini che non hanno compiuto i dieci anni di età, menu a prezzi ridotti infrasettimanali e sotto i dieci euro con prodotti di qualità e un’attenzione all’equilibrio nutrizionale dei più piccoli.

L’iniziativa avrà la durata di cinque mesi e sulla base dell’adesione volontaria delle imprese. Questo progetto, ha rilevato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, “serve al sostegno delle famiglie, a contrastare l’inflazione e a incentivare i consumi. Sono queste tre le strade per sostenere il sistema Paese”.

Il titolare della Famiglia, Eugenia Roccella, ha sottolineato come “la famiglia sia la questione che investe trasversalmente tutto il governo ed è al centro delle preoccupazioni dell’esecutivo. Questa iniziativa lo dimostra e spero sia solo un inizio”.

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha inoltre evidenziato il valore dell’iniziativa anche al fine di “promuovere un corretto stile alimentare soprattutto tra i bambini. Con questo accordo, si offriranno menù a prezzi ridotti per i più piccoli, adeguati ai loro bisogni nutrizionali e sulla base della dieta mediterranea che è provato ha una funzione preventiva contro varie malattie. Auspichiamo che ci sia una grande adesione da parte dei ristoratori e ci attiveremo con campagne istituzionali per fare conoscere l’iniziativa”.

Secondo il titolare del Turismo, Daniela Santanché, questa intesa rappresenta anche “un elemento di attenzione verso il settore dei servizi, anche per aumentare il livello dello standard. L’iniziativa farà bene al turismo locale incentivando la ristorazione”.

Per il ministro delle Politiche agricole e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, “siamo bombardati da pubblicità che spesso nel settore alimentare non vanno a vantaggio dei più deboli, come i bambini, ma solo dei profitti di chi produce. Questo accordo – ha concluso – mira a investire sull’educazione alla qualità della alimentazione”.