Dopo i recenti interventi apparsi sulla stampa locale riguardanti il progetto dell’Oasi della Fondazione Dynamo Camp, l’area territoriale della montagna della CNA ha deciso di esprimersi sulla questione.

“Abbiamo letto con stupore – afferma il presidente Andrea Gaggioli – dello scetticismo espresso da alcuni amministratori della montagna nei confronti del progetto dell’oasi e di come, allo stesso modo, vengano guardati con sospetto possibili investimenti soltanto perché provenienti da fuori. Noi, imprenditori della CNA, riteniamo invece di dover ascoltare e accogliere progetti che vogliono valorizzare un indubbio patrimonio presente nel nostro territorio. In questi tempi, in cui difficilmente si vedono realizzare nuovi progetti che interessano la montagna, che vediamo purtroppo depauperata di servizi ed eccellenze ogni giorno di più, dovremmo essere felici di ascoltare chi invece ha voglia di investire. Usufruire di investimenti esteri per realizzare un progetto non è inusuale in epoca moderna. Ne vediamo esempi virtuosi ogni giorno, anche nella nostra città, dove abbiamo accolto Hitachi che ha deciso di scommettere su una produzione di alta tecnologia ed eccellenza.

Allo stesso modo vogliamo ricordare come gli investimenti esteri che sono arrivati in passato sulla nostra montagna non l’abbiano affatto impoverita ma abbiano portato ricchezza e, cosa ancora più importante, un patrimonio di conoscenze e competenze che oggi ha la sua eredità in un comparto di meccanica di altissimo livello. Chiediamo quindi a tutti gli amministratori di valutare attentamente il progetto presentato dalla Fondazione Dynamo prima di criticarlo e magari di aggiungere le loro proposte e modifiche se necessario, ma di non far fuggire degli investitori in un periodo in cui difficilmente ne troveremmo altri. Infine, se accogliere nuovi investimenti è certamente positivo, non dobbiamo scordarci di ciò che già c’è. Vogliamo rivolgere un appello agli enti locali perché non si dimentichino delle tante realtà virtuose che tutt’oggi esistono in montagna e che faticano a stare sul mercato. Anche per loro è necessario continuare a tenere alta l’attenzione”.