In data odierna, su convocazione del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri prof. Claudio De Vincenti, il Presidente di Rete Imprese Italia e di CNA e di Rete Imprese Italia Daniele Vaccarino ha partecipato alla riunione di consultazione delle parti sociali nazionali in merito al progetto governativo denominato CASA ITALIA.

Il Presidente Vaccarino ha chiesto a CNA Costruzioni di supportarlo in questo importante appuntamento, riconoscendo la competenza, l’impegno e l’azione che l’Unione ha messo e metterà in campo su questo particolare tema. Ciò è il significato della presenza all’incontro del Responsabile nazionale di CNA Costruzioni, il collega Mario Turco, che ha accompagnato alla riunione il Presidente di CNA.

La riunione è stata introdotta dal Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi che ha ribadito le linee di intervento sulle quali si sta muovendo il Governo in seguito all’evento sismico che ha colpito le Regioni del Centro Italia.

Le linee di intervento sono tre:

  • Emergenza. Su questo punto il premier ha definito “ammirevole” l’azione messa in campo dai diversi attori – istituzionali e non – che hanno realizzato i primi intervento di soccorso alle popolazioni ed ai territori coinvolti dall’evento sismico.
  • Ricostruzione. Tema (non in discussione nella riunione odierna) sul quale le parti sociali saranno interpellate al più presto per fornire valutazioni e proposte, anche in vista della preparazione di un Decreto Legge ad hoc di prossima emanazione.
  • Prevenzione. Tale tema è rappresentato dal progetto denominato <Casa Italia>, per il quale è stato nominato anche il project manager nella figura del prof. Azzone (Direttore del Politecnico di Milano).

Il progetto CASA ITALIA è stato dunque il tema specifico all’ordine del giorno della riunione. Dopo una breve descrizione dei suoi principali obiettivi politici, lo stesso Premier ha chiesto ai convocati una prima valutazione di carattere politico, chiedendo di rimandare le questioni più tecniche e di dettaglio ad una prossima riunione programmata per fine settembre.

La prima cosa che Matteo Renzi ha tenuto a sottolineare è il carattere strategico di questo progetto che interesserà le sorti del Paese nei prossimi anni.

L’approccio strategico che lo caratterizza intende dare risposte concrete e unitarie a diversi settori di intervento che finora sono stati trattati in maniera distaccata tra loro: il rischio sismico, il dissesto idrogeologico, la messa in sicurezza di edifici pubblici strategici (scuole, ospedali, impianti sportivi), il grande tema della rigenerazione urbana.

Il prof. Azzone nel suo breve intervento ha descritto le quattro linee di intervento che caratterizzeranno il progetto CASA ITALIA: la mappatura dei bisogni, la costruzione di linee guida per gli interventi da realizzare (con esemplificazione di casi concreti), il finanziamento delle procedure e degli strumenti di intervento, la formazione (dei professionisti, della P.A., la formazione alla prevenzione nelle scuole).

La riunione così come impostata ha permesso ai rappresentanti delle parti sociali di svolgere sintetici interventi (pochi minuti al massimo) di natura generale, rinviando la presentazione di proposte dettagliate ed argomentate a documenti scritti da inviare alla Presidenza del Consiglio, da approfondire nella riunione sul progetto CASA ITALIA programmata per fine settembre.

A tal proposito, riportiamo di seguito il comunicato stampa che sintetizza i punti salienti dell’intervento del Presidente Vaccarino.

<<“Apprezziamo nella maniera più assoluta sia la metodologia usata che la franchezza con la quale è stato avviato il confronto. Ci è piaciuta in particolare la concretezza del progetto”. Così Daniele Vaccarino, Presidente di Rete Imprese Italia e Presidente della CNA, in conferenza stampa al termine della consultazione a Palazzo Chigi sul progetto CASA ITALIA. Vaccarino spiega che “il progetto complessivo di messa in sicurezza del paese coniuga questione ambientale, energetica e tutto ciò che serve per vivere in abitazioni più sicure e in cui si vive meglio”. Il Presidente della CNA conclude: “Ci è parso che l’impostazione sia assolutamente corretta. Anche noi metteremo a disposizione le nostre proposte”.

Vaccarino ha apprezzato in particolare la concretezza con cui è stato impostato il piano di messa in sicurezza CASA ITALIA. Oggi a Palazzo Chigi la prima riunione, alla quale seguiranno altri incontri, con la presentazione delle misure da parte dei vari attori coinvolti. Tra le proposte che CNA suggerirà “c’è la questione degli incentivi: hanno funzionato e sono stati una delle poche cose che hanno consentito al settore dell’edilizia di reggere, per quanto ha potuto. Vanno stabilizzati ma al di là di questa stabilizzazione deve esserci anche un modo per recuperare coloro che non possono utilizzare gli incentivi. E noi per questo abbiamo presentato una proposta di legge sul credito fiscale”.

Sulle questioni operative, aggiunge Daniele Vaccarino, “noi proponiamo che ci sia una fortissima unità tra chi progetta, chi esegue e chi certifica. Oggi non c’è. Questo comporterebbe un forte coinvolgimento del sistema delle piccole imprese che sono la stragrande maggioranza del settore dell’edilizia nella costruzione complessiva di tutti gli edifici”.

CNA stima che la messa in sicurezza del Paese muova “una leva economica altissima, soprattutto se si parte con piani che hanno tempi di attuazione differenziati, in cui le zone sismiche avranno la precedenza e all’interno di queste gli edifici pubblici, ma che prevedono un allargamento a tutto il settore privato, che com’è noto è stato costruito non con criteri sismici. “Si avvia – conclude Vaccarino – anche il grande processo delle ristrutturazioni, dove il settore della piccola impresa può essere determinante per le competenze che ha e per l’affinità che ha alle ristrutturazioni. Piccoli interventi ma mirati, fatti da gente competente”>>.

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