“La sospensione delle concessioni per le cosiddette trivelle in mare, inserita nel Dl Semplificazioni, è da ripensare. Tiene poco conto delle dinamiche di mercato e non è coerente con l’iter della transizione verso l’energia pulita, che invece CNA condivide e sostiene appieno. Il governo sospende il normale svolgimento delle attività produttive senza preoccuparsi di salvaguardare i settori economici coinvolti e rischiando di ridurre ulteriormente la produzione nazionale di gas naturale, che costituisce un’utile risorsa verso la decarbonizzazione. Ci preoccupa che non venga contemporaneamente fornita un’alternativa alla sospensione delle attività connesse a questo importante segmento di mercato, analogamente a quanto accade, a esempio, con il fermo delle grandi opere pubbliche. Lo stop alle trivelle rischia di penalizzare in maniera pesante territori e settori produttivi proprio quando, per un complesso di cause, l’economia italiana riprende ad arretrare”. Lo si legge in un comunicato della CNA.