Si è tenuta oggi pomeriggio presso la 10° Commissione Industria del Senato l’Audizione di CNA e Rete Impresa Italia sulle due proposte di direttive che modificano l’attuale disciplina sull’efficienza energetica e sulla prestazione energetica degli edifici.

CNA condivide l’impostazione che la Commissione Europea ha dato al pacchetto legislativo Energia pultia per tutti gli Europei, cuore pulsante della strategia energetica UE volta alla creazione dell’Unione dell’Energia. In particolare, è positivo l’approccio integrato alla disciplina, che mette in collegamento le politiche energetiche a quelle climatiche frutto della Conferenza sul clima di Parigi 2015 e contribuisce ad affermare l’idea dello Sviluppo sostenibile quale visione generale di sistema non solo legata agli aspetti prettamente ambientali, ma anche con ricadute positive sul sistema economico e sociale.

Positivo è l’impegno europeo del target del 30% di efficienza energatica al 2030, vincolante a livello unionale ma per raggiungere il quale a ciascuno Stato Membro viene lasciata la massima flessibilità nella definizione degli strumenti e delle strategie necessarie.

Critico appare invece l’obiettivo vincolante dell’1,5% annuo per distributori e fornitori, che non tiene conto della diversa intensità energetica di ciascun paese e rappresenta una eccessiva rigidità soprattutto per quelle realtà, come l’Italia, che hanno raggiunto buoni livelli di efficienza.

In tale contesto, sarebbe opportuno mettere a sistema nell’ordinamento le detrazioni fiscali del 65% (Ecobonus), strumento di più facile fruizione che negli anni ha rappresentato la maggiore leva per gli investimenti nel settore dell’efficienza e che potrebbe quindi diventare lo strumento principale per conseguire gli obiettivi di riduzione al 2030.

CNA ha inoltre segnalato la necessità che il mercato dei servizi energetici – cui contribuirà fortemente l’obbligo di interventi a favore di finalità sociali e di lotta alla fuel poverty – si sviluppi in trasparenza e concorrenza, evitando che si creino posizioni dominanti da parte dei distributori di energia.

Infine, è stata segnalata l’opportunità di costituire una Cabina di Regia sui temi dell’energie, dell’ambiente e dei trasporti quale punto di partenza per un approccio integrato alle politiche energetiche e climatiche a livello nazionale.