Domenica 17 giugno, la Regione Piemonte e il Coordinamento delle Confederazioni Artigiane Piemonte (Confartigianato Imprese Piemonte, CNA Piemonte e CasArtigiani Piemonte) hanno presentato un protocollo d’intesa per diffondere l’iniziativa sui territori. Il progetto, partito da CNA Piemonte, è stata adottato da tutte le sigle riunite nel comitato unitario piemontese e l’accordo è stato annunciato questa mattina durante la giornata finale del Meeting nazionale di CNA Impresa Donna.

E proprio CNA punta a estendere l’iniziativa in tutta Italia, come conferma il responsabile nazionale di CNA Benessere e Sanità Filippo D’Andrea. “Come CNA Impresa Donna siamo molto contente e onorate che un’iniziativa di questo genere sia tra gli atti conclusivi del nostro incontro nazionale. Siamo sempre dalla parte delle donne, con le donne e per le donne come imprenditrici e come destinatarie delle nostre attività” aggiunge Cristiana Alderighi, coordinatrice nazionale di CNA Impresa Donna. Si parte di qui proprio per segnare un primo passo verso il panorama nazionale afferma Maria Fermanelli, presidente di CNA Impresa Donna: “Useremo l’esperienza del Piemonte per creare un progetto trasversale che coinvolga le imprese del Benessere e tutte le imprenditrici del sistema CNA”.

Prendendo spunto anche da esperienze all’estero, dove  parrucchieri ed estetisti si impegnano in corsi formativi per riconoscere i segni di maltrattamenti sulle clienti e per capire come intervenire, ora anche la Regione Piemonte organizzerà degli incontri con i Centri Antiviolenza. “Vogliamo fornire ai professionisti che vorranno partecipare – spiega l’assessora regionale ai Diritti civili, Monica Cerutti – nozioni  utili a individuare eventuali segnali di difficoltà o per capire come comportarsi davanti a richieste di aiuto da parte delle vittime di violenza”. Sarà fornito a parrucchieri ed estetisti anche del materiale informativo e sarà chiesto loro di impegnarsi in una sorta di ‘primo intervento’, informando e indirizzando le clienti verso i centri Antiviolenza più vicini.

Sulle vetrine dei saloni e dei centri estetici compariranno degli adesivi che segnaleranno l’adesione al progetto di contrasto della violenza di genere, proprio come già successo ad Asti, dove l’associazione Orecchio di Venere ha avviato la prima sperimentazione in Italia, lanciando lo slogan ‘Se la tua vita sta prendendo una brutta piega, chiedi aiuto’.

Con il protocollo la Regione e gli artigiani si impegnano anche a costituire una cabina di regia con funzioni di coordinamento e di valutazione dell’andamento del progetto. Dopo i parrucchieri inoltre si vuole procedere al coinvolgimento dei centri estetici.

Tutto il progetto verrà monitorato e periodicamente saranno elaborati dei report che verranno pubblicati sul sito della Regione.

Adesso, per dare un taglio netto ai maltrattamenti, le donne hanno nuovi alleati. Tutti i parrucchieri e gli estetisti piemontesi.