CNA nazionale raddoppia quest’anno la sua presenza al Salone internazionale del libro di Torino con uno stand di 32 metri quadri, in cui ospita 27 editori provenienti da tutta Italia” afferma il presidente nazionale Editoria di CNA, Costantino Di Nicolò.

Appuntamento quindi al padiglione 2 da oggi fino a lunedì 23 maggio con: All Graphic Work, Villanova Canavese (To); Associazione Culturale Dialexis, Torino; Atena 1899 Srls – Betti Editrice, Monteriggioni (Si); Atene del Canavese, San Giorgio Canavese (To); Consulta Libri e Progetti, Reggio Emilia; Daniela Piazza Editore Snc, Torino; Di Nicolò Edizioni, Messina; Edizioni Aurelia, Asolo (Tv); Edizioni Effetto, Vercelli; Edizioni Giannatelli, Matera; Edizioni Joker, Novi Ligure (Al); Emmebi Edizioni Firenze, Firenze; Erga Edizioni Snc, Genova; Extempora, Siena; Freccia D’Oro, Cento (Fe); Gelsorosso, Bari; Gd Edizioni, Sarzana (Sp); Gruppo Persiani Editore, Bologna; Il Tipografo Sas, Riva presso Chieri (To); Incontri Editrice, Sassuolo (Mo); La Memoria del Mondo, Magenta (Mi); Lozzi Editori, Roma; Medinova, Favara (Ag); Susalibri, Sant’Ambrogio (To); Ventura Edizioni, Senigallia (An); Visiogeist, Asti; Zoolibri, Reggio Emilia.

“E’ il nono anno di presenza al Salone per la CNA fiera di rappresentare i piccoli editori che sono in questo settore il 91% del totale” dichiara Filippo Dalla Villa, presidente nazionale di Comunicazione e Terziario Avanzato della CNA.

Gli ultimi dati Istat disponibili (Produzione e lettura di libri in Italia 2019), infatti, dicono che nel 2019 in Italia erano presenti 1.706 imprese e istituzioni che svolgevano come principale attività la pubblicazione di libri. Considerando la quantità di copie stampate nel 2019, il 53% sono definibili “micro-editori” (non oltre 5.000 copie), il 38,1% piccoli editori (tiratura massima 100.000 copie), il 6,8% medi editori (tiratura non superiore a un milione di copie), il 2,1% grandi editori (tiratura superiore a un milione di copie). I grandi e medi editori insieme realizzano oltre la metà (il 59%) della produzione in termini di titoli e il 91,3% della tiratura.

Nel 2019 sono stati pubblicati in media 237 libri al giorno, quasi 1,3 libri ogni mille abitanti: 86.475 il numero complessivo dei titoli pubblicati, due terzi sono costituiti dalle novità (58,4%) e dalle nuove edizioni (8,5%), mentre il resto (33,1%) è rappresentato dalle ristampe. In termini di tiratura, le novità e le nuove edizioni coprono due terzi del mercato, il resto è coperto dalle ristampe (192 milioni di copie). C’è una rilevante quota di invenduto: in media, il 22% degli operatori del settore dichiara giacenza e reso per oltre la metà dei titoli pubblicati. La percentuale sale al 26% peri micro-editori. Oltre il 50% degli editori attivi ha sede nel Nord Italia. Il maggior numero di editori attivi risiede in Lombardia e Lazio (20,6% e 16,8%), concentrati a Milano e Roma.

Gli editori stanno integrando la produzione cartacea con quella digitale, quasi la metà (45,3%) delle opere pubblicate a stampa è disponibile anche in versione e-book. Il mercato del libro digitale è ancora prerogativa dei grandi editori, i quali pubblicano circa il 46,2% del numero complessivo di libri in formato e-book (67% delle opere pubblicate a stampa) ma la pandemia ha visto tra le iniziative messe in campo per contenere le perdite, al di là dell’ovvio rinvio delle nuove uscite editoriali (79,6%), il potenziamento dei canali di vendita on-line (56,4%). Quasi un operatore su tre ha ampliato l’offerta di titoli in formato digitale. Gli editori hanno anche realizzato iniziative per la promozione della lettura con librerie indipendenti e attraverso i social o il proprio sito internet.

In base all’esperienza e alle aspettative dei rispondenti all’inchiesta, le tre modalità di distribuzione ritenute più efficaci per la commercializzazione delle opere sono le librerie indipendenti, le librerie on-line italiane e la vendita diretta. Le librerie di catena sono ritenute un canale strategico soprattutto dai grandi e medi editori. Eventi quali fiere e altre manifestazioni editoriali sono considerati un canale efficace di promozione soprattutto per la micro e piccola editoria (34,6% micro, 30,9% piccoli editori).

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