Crisi d’impresa, il Decreto correttivo non risolve alcune criticità

Rinviata al 16 maggio 2022 l’entrata in vigore di gran parte delle norme contenute nel Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.

Il 24 agosto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 202) il D.L. n. 118/2021 che rinvia nuovamente l’entrata in vigore del codice della crisi d’impresa ed introduce il nuovo istituto della “composizione negoziata della crisi”, che costituisce un nuovo strumento di ausilio alle imprese in difficoltà finalizzato al loro risanamento.

Il decreto risponde alla necessità segnalate già dalla CNA di prevedere misure di supporto alle imprese utili a superare gli effetti economici causati dalla pandemia.

I tre ordini di intervento
  • Viene rinviata al 16 maggio 2022 l’entrata in vigore di gran parte delle norme contenute nel Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (D.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14) che sarebbe dovuto entrare in vigore, originariamente, il 15 agosto 2020, data successivamente prorogata al 1° settembre 2021 dal Decreto liquidità (art. 5, comma 1, decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23). Restano, invece, operative le norme di cui al comma 2 dell’art. 389 del Codice della crisi d’impresa come, ad esempio, le disposizioni di riforma del codice civile entrate in vigore lo scorso marzo 2019 (assetti organizzativi societari, modifiche alla governance delle srl, responsabilità degli amministratori, nomina degli organi di controllo ecc.).
  • Viene rinviata al 31 dicembre 2023 l’entrata in vigore delle procedure di allerta e di composizione assistita della crisi (principale novità del nuovo Codice della crisi). Il rinvio mira ad evitare che il buon funzionamento dei nuovi istituti possa essere pregiudicato dalla straordinaria situazione di crisi del sistema economico, causata dalla pandemia in corso. Il sistema dell’allerta è stato, infatti, concepito nell’ottica di un quadro economico stabile, all’interno del quale la maggior parte delle imprese non sia colpita dalla crisi e nel quale sia possibile concentrare gli strumenti predisposti dal Codice esclusivamente sulle imprese che presentino criticità. La proroga permette, inoltre, agli organi di controllo delle imprese in temporanea difficoltà – che avrebbero dovuto prontamente attivare gli organismi di composizione della crisi d’impresa (Ocri) già dal prossimo 1° settembre – di innescare percorsi alternativi di risanamento.
  • A partire dal 15 novembre 2021, viene introdotto l’istituto della “composizione negoziata della crisi” che rappresenta un nuovo strumento di ausilio alle imprese in difficoltà finalizzato al loro risanamento. Si tratta di un percorso di composizione esclusivamente volontario e caratterizzato da assoluta riservatezza. All’imprenditore si affianca un esperto, terzo e indipendente, munito di specifiche competenze, al quale è affidato il compito di agevolare le trattative con i creditori necessarie per il risanamento dell’impresa. L’operatività del nuovo strumento prevede l’istituzione di una piattaforma telematica nazionale le cui caratteristiche saranno definite con decreto dirigenziale del ministero della Giustizia da adottarsi entro 30 giorni dal 25 agosto 2021.