I marchigiani che in questi giorni stanno accendendo i condizionatori per salvarsi dall’afa, possono stare tranquilli. La notizia di un “tassa sull’aria fresca”, lanciata dalle associazioni di consumatori Adusbef e Federconsumatori, che sta circolando in questi giorni sul Web e sui mezzi di comunicazione nazionali, è una bufala estiva. Ad affermarlo il presidente regionale impiantisti della CNA Fabrizio Ferraioli.

“Non esiste nessuna tassa sui condizionatori” afferma Ferraioli “semplicemente, come ha precisato il ministero dello Sviluppo Economico, gli impianti di condizionamento superiori ai 12Kw, quindi i grandi impianti che servono a raffreddare ambienti di oltre 160 metri quadri sono soggetti a controlli periodici per garantire l’efficienza energetica e la sicurezza. Si tratta soprattutto di condomini, ristoranti, alberghi che devono dotarsi di libretto d’impianto e manutenzione mentre per la maggior parte dei condizionatori domestici e per quelli alimentati esclusivamente con fonti rinnovabili, quest’obbligo non esiste.”

I proprietari dei maxi condizionatori dovranno seguire le stesse regole che già si applicano alle caldaie: controlli ogni quattro anni e libretto d’impianto in regola. Il principio di questa norma, prevista dall’Unione Europea, è quella di limitare l’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera  e tenere sotto controllo i consumi di energia. Per questo gli impianti dovranno essere perfettamente efficienti ed essere periodicamente sottoposti a verifiche da parte di impiantisti qualificati, i quali rilasceranno ai proprietari il libretto di manutenzione.  Quindi godetevi pure il fresco del vostro condizionatore domestico senza farvi venire i sudori freddi al pensiero di dover pagare una nuova tassa.