Costantini: “Sull’intelligenza artificiale siamo protagonisti e non spettatori”

La grande sfida dell’intelligenza artificiale offre opportunità e anche insidie da gestire ma “CNA e il sistema della piccola impresa si candidano ad essere importanti protagonisti e non semplici spettatori”. È quanto ha sottolineato il nostro Presidente Nazionale Dario Costantini partecipando all’evento dal titolo “Ti senti pronto ad affrontare il futuro che verrà?” organizzato da CNA Imola al quale hanno partecipato Luca Palladino, Presidente CNA Imola, l’imprenditore e docente universitario Jacopo Perfetti.

CNA e gli artigiani “non sono fermi”. Costantini ha ricordato il progetto “Open welfare” del patronato CNA insieme a un’azienda nata dallo spin-off dell’Università La Sapienza di Roma. “Usiamo l’intelligenza artificiale per rendere più efficiente l’utilizzo del patrimonio delle competenze del nostro sistema nel campo del welfare e lo sfruttamento e la valorizzazione dei dati in nostro possesso. Grazie a questo progetto potremo fornire risposte mirate a ogni singola persona. Anzi non sono risposte, perché in realtà anticiperemo le domande. In qualche modo saremo in grado di prevedere esigenze e bisogni”.

E poi con Restart “per essere ancora più utili alle nostre imprese” ha detto Costantini mettendo in evidenza che “siamo consapevoli sull’importanza della formazione, la creazione di nuovi servizi innovativi ma siamo fiduciosi di vincere anche questa sfida”.

Come ogni grande trasformazione anche l’arrivo dell’intelligenza artificiale alimenta le preoccupazioni, “anche l’arrivo del cellulare poneva dubbi e paure”. Il Presidente CNA non nasconde le aree che richiedono presidi di sicurezza. “Viviamo in modo con una quantità infinita di dati. Un semplice termostato connesso alla rete diventa uno straordinario incubatore di dati. Sul fronte della tutela della privacy di cittadini e imprese è necessaria un’azione forte. In quest’ottica il Governo ha svolto un ruolo positivo con l’Europa per scrivere il quadro normativo per la tutela della privacy” e come CNA “collaboriamo con l’autorità garante della privacy in modo costruttivo”.

Le imprese devono cogliere le opportunità dell’AI per migliorare e crescere ma “le nostre imprese hanno anche bisogno di una pubblica amministrazione al passo con i tempi. Facciamo impresa in un Paese dove per avviare un’attività occorrono da 45 a 86 adempimenti amministrativi. Lo Stato è il più grande proprietario di dati, efficiente a usarli quando deve sanzionare ma indietro anni luce quando deve semplificare la vita alle imprese e ai cittadini”.

“Gli artigiani imprenditori d’Italia invece sono al passo con i tempi e si stanno attrezzando alla sfida: il 93% degli sviluppatori dell’intelligenza artificiale sono PMI, il 15% degli artigiani già utilizza l’AI. All’ultima edizione del Premio Cambiamenti su 1.300 imprese partecipanti oltre 900 usano l’intelligenza artificiale per semplificare e migliorare la vita delle persone”.

i meno giovani sono più resistenti al cambiamento ma “ricordiamo che siamo ancora nei primi minuti del primo giorno della rivoluzione tecnologica”. Infine Costantini ha sottolineato che in ogni trasformazione occorre sempre partire dalla centralità della persona, ricordando le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel discorso di fine anno: “Ci troviamo nel mezzo di quello che verrà ricordato come il grande balzo storico dell’inizio del terzo millennio. Dobbiamo fare in modo che la rivoluzione che stiamo vivendo resti umana. Cioè, iscritta dentro quella tradizione di civiltà che vede, nella persona – e nella sua dignità – il pilastro irrinunziabile”.

Nel suo intervento il Presidente CNA Imola Luca Palladino ha evidenziato che “il mondo economico è in continuo cambiamento, le imprese devono essere aiutate a capire dove porterà tale evoluzione, quali opportunità sarà possibile cogliere e quali regole saranno necessarie. Il Presidente del Fondo Monetario Internazionale stima che il 60% dei mestieri cambieranno con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale, per questo come CNA non possiamo sottrarci alla sfida, perché le nostre intelligenze, che sono il capitale fondamentale e fondante del mondo artigianale, devono trovare, anche di fronte all’IA, il modo per cavalcare l’evoluzione del modo di fare impresa tra intelligenza artificiale e artigianale”.