L’attività di supporto e assistenza alle imprese di CNA era già partita al tempo del cosiddetto “sisma 1”. Dopo gli accadimenti del 26 e del 30 ottobre, di fronte ad un impatto gravemente più massiccio del terremoto, si è intensificata. Con il coordinamento di CNA Marche, le associazioni territoriali di Fermo, Macerata e Ascoli Piceno hanno organizzato una task force di funzionari dedicata al 100% alle imprese in difficoltà, per tracciare una mappatura completa delle necessità, anche in considerazione dei contenuti del secondo decreto, di recente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Ecco allora che, alla luce di quanto emerso dall’incontro con le imprese, durante il convegno di ieri pomeriggio Dall’emergenza alla ricostruzione”, organizzato da CNA Marche Sud alla fiera Riabita al Fermo Forum, il direttore della CNA Provinciale di Fermo Alessandro Migliore ha elencato le istanze del mondo produttivo: “Allargamento del cratere; burocrazia in deroga per verifiche agibilità e autonoma sistemazione, per interventi d’immediata esecuzione, per costruzioni moduli abitativi e per trasferimenti d’azienda; sospensione adempimenti fiscali; sospensione versamento dei tributi e dei contributi Inps e Inail; Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria e  Straordinaria in deroga per i lavoratori e contributi per l’imprenditore rimasto fermo; sospensione del pagamento delle rate di prestiti e mutui e Fondo di Garanzia a sostegno delle imprese; sospensione del pagamento delle bollette di energia elettrica, gas e acqua; valutazione e definizione del lucro cessante delle aziende; assistenza sanitaria per le persone sfollate; introduzione del principio di salvaguardia dell’affidamento dei lavori di ricostruzione alle imprese locali; contributi per la formazione alle imprese e ai tecnici per diagnosi, progettazione e ricostruzione con tecniche antisismiche; chiarimenti in riferimento al credito d’imposta come criterio di compensazione nel finanziamento agevolato; contributi alle attività produttive da non togliere alle dotazioni finanziarie regionali già previste, quindi maggiore dotazione alle Regioni”.

In apertura il Presidente di CNA Marche Gino Sabatini, nel suo intervento, ha voluto ringraziare la Protezione Civile regionale per il grande lavoro e l’impegno al fianco delle popolazioni: “La CNA sta lavorando a livello regionale con i nostri funzionari che oltre a raccogliere le segnalazioni delle aziende interessate, possano anche compilare le schede richieste dalla Regione. Ci auguriamo che la burocrazia non sia d’ostacolo alla ripresa di questi territori e che il comparto della piccola e media impresa, soprattutto del settore costruzioni, non venga escluso”.

Riguardo il secondo decreto, il direttore ha evidenziato: “La dotazione finanziaria è aumentata di molto, supera il miliardo. E’ necessario avere il quadro della situazione, sia dal punto di vista delle attività economiche che hanno dovuto interrompere il lavoro, e quindi non hanno reddito per campare, sia da quello delle persone che hanno perso materialmente la possibilità di tornare sotto il proprio tetto”.

Al convegno è intervenuto il Capo del Dipartimento di Protezione Civile Regione Marche, l’ingegner Cesare Spuri: “La situazione è di grande gravità: 40 mila sfollati, 6 mila persone che dormono in macchina, servirebbero 80 lottizzazioni, 30 da fare subito e 50 nei prossimi 6 mesi. Uno sforzo immane, di fronte ad una devastazione che non ha pari nella nostra storia.  Se per il primo sisma si ipotizzavano 2-3 miliardi di euro, oggi siamo oltre i 10 miliardi necessari per la ricostruzione e dobbiamo essere capaci di spendere bene le risorse che ci verranno affidate”.

Per quanto riguarda il Fermano, Spuri anticipa che sarà allestito “un punto di riferimento, una filiale della Protezione Civile uffici per la ricostruzione, uffici che vi saranno utili per domande e burocrazia”.

Facendo una panorama sulle attività produttive, Spuri ha dichiarato: “Se con il sisma 1 eravamo in fase di sistemazione per coloro che avevano perso attività, attraverso le donazioni, anche da fuori regione, con numeri decisamente più ridotti, adesso la partita è diversa, siamo nell’ordine delle centinaia. Nel nuovo decreto abbiamo visto che ci saranno aiuti per l’emergenza, sarà difficile sopperire al mancato reddito, ma si andrà incontro con i prefabbricati per continuare la produzione o l’attività commerciale”. Per quanto concerne l’edilizia, ha aggiunto: “Il commissario ha promesso di emanare subito il decreto per i danni lievi, speriamo che nell’ordinanza ci sia anche la possibilità di autocertificare, per procedere più spediti. Su questi importi il mondo artigiano può fare la sua parte: ci vorrà la domanda di iscrizione alla white list, ma l’opportunità c’è”.

La sfida è molto dura su ogni fronte – ha concluso – non è più possibile pensare che una volta finito un terremoto, ci si possa affidare alla buona sorte. Ci prepariamo adesso per il prossimo terremoto, che ci sarà, ma meno terrorizzati e consapevoli di aver fatto tutto il possibile. La fase emergenziale durerà ancora un altro anno, dopo aver sistemato prima i container e poi le casette”.

Il Sindaco Nazareno Franchellucci ha definito lo spopolamento e la gestione dell’emergenza abitativa i temi attuali, evidenziando come i sindaci oggi debbano chiedere modalità di ricostruzione diversa: “Parte una importante fase di dialogo tra amministratori locali e imprese, è tempo di dirsi le cose come stanno, per avere città davvero sicure, è finito il tempo dei “presepi viventi”, chiedendo la collaborazione di ordini professionali e associazioni di categoria, unita alla semplificazione burocratica, per dirottare le risorse dove davvero servono.

Al convegno sono intervenuti anche Marco Bilei, responsabile CNA Costruzioni Marche e Michela Rossi, funzionaria di CNA Macerata esperta di Me.Pa; presente anche il Presidente di CNA Provinciale di Macerata Giorgio Ligliani e numerosi membri della presidente provinciale di CNA Fermo.