L’artigiano delle giostre giramondo

Gira il mondo come una “trottola”, David Lamborghini, 35 anni, e non poteva essere altrimenti per lui che è nato nel “paese della giostra”, Bergantino, in provincia di Rovigo e che, come il padre, da quando ha 20 anni, costruisce attrazioni per parchi divertimento, a partire dall’evergreen su cui tutti sono saliti almeno una volta nella vita: la giostra cavalli.

“Nel mio paese esiste una lunga tradizione legata al mondo delle giostre – racconta David –. Gli artigiani hanno iniziato a costruirle già nel secondo dopoguerra, quando la gente, non solo i bambini, aveva voglia di divertirsi. Ancora oggi esistono moltissimi costruttori di giostre, ma anche di carovane, così come anziani esercenti dello spettacolo viaggiante, i cosiddetti giostrai, un termine che spesso viene usato in senso dispregiativo, non tenendo conto dell’arte e della creatività artigianale che c’è dietro questo lavoro”.

Dopo il diploma in elettrotecnica, David, nel 2000, fonda la Park Rides Lamborghini e grazie all’esperienza ultra quarantennale del padre Alberto allarga presto la produzione. “Siamo partiti dalla classica giostra cavalli, un must che non passa mai di moda – spiega – ma nel 2002 abbiamo iniziato a partecipare a fiere internazionali e per questo abbiamo arricchito il nostro catalogo con altre attrazioni”.

Quello delle giostre è un settore dove gli italiani, quasi tutti piccoli e medi artigiani, sono leader mondiali, producendo circa il 70% delle attrazioni sparse per il mondo. David, come molti suoi colleghi, infatti, passa la maggior parte del tempo all’estero. “Ci tengo a seguire il montaggio in prima persona – dice – vedendo come reagisce la gente del posto”. Le sue attrazioni si trovano nei parchi fissi, nelle piazze e nei centri commerciali di quasi tutt’Europa, in Russia, Turchia, Turkmenistan, Azerbaijan, Canada, Messico, Venezuela e Brasile.

I brasiliani sono tra i maggiori estimatori delle giostre Made in Italy. Erano soprattutto loro, infatti, i buyers che hanno partecipato ad un recente incoming di operatori esteri organizzato da CNA, in collaborazione con l’ICE, proprio a Bergantino, per promuovere le imprese del Distretto delle Giostre e Spettacoli viaggianti. “Si tratta di occasioni importanti – spiega David – perché i clienti hanno la possibilità di vedere come nascono e di toccare con mano i nostri prodotti, che in occasione del meeting erano funzionanti all’interno degli stabilimenti”.

“Le giostre sono prodotti altamente artigianali – spiega David – spesso personalizzate e decorate a mano, dove la manualità e l’esperienza sono fondamentali. Il nostro è un settore che non ha risentito così pesantemente della crisi come altri, quello che manca, piuttosto, è la manodopera specializzata. Per costruire una giostra servono carpentieri, falegnami, elettricisti, ma anche decoratori. E’ un settore che occupa diverse figure e dà molta soddisfazione, peccato che i giovani lo conoscano poco”.