Fare rete per crescere, soprattutto in tempo di crisi, competere e acquisire nuovi mercati. Venti aziende calabresi dell’agroalimentare selezionate dalla CNA regionale instaureranno nuove modalità di collaborazione per poi sottoscrivere contratti di rete finanziati dalla Regione: 65 milioni di euro messi a disposizione per il rilancio dell’economia territoriale.

Sei cluster di imprese, che partono dalla tradizione del proprio territorio per cercare di rilancaire un settore potenzialmente fortissimo ma in affanno. E così le imprese reggine punteranno sul torrone, quelle crotonesi sul vino, Catanzaro sulla pasticceria secca. I prodotti da forno a Vibo, il fico dottato a Cosenza.

Un progetto quello lanciato dalla CNA che ha riscosso un enorme successo: solo a Cosenza il 70% delle imprese ha aderito alla selezione. Ed è tra Reggio e Cosenza che si collocano oltre i due terzi delle aziende agroalimentari. Fino al 2012 l’agroindustria ha trainato l’export regionale , crescendo in dieci anni del 70%. 

“E’ scattato il meccanismo della fiducia – ha commentato Vincenzo Pepparelli, segretario CNA Calabria -. Le nostre imprese, sia le più strutturate sia quelle a conduzione familiare, comprendono oggi la ncecessità di acquisire nuovi spazi, di raggiungerei mercati esteri anche attraverso l’e-commerce e di cogliere le opportunità di Expo 2015. NOn tutte saranno presenti – continua Pepparelli – sarà per molte di loro una finestra da cui guardare il mondo”. 

 

 

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