La mission dell’edizione 2023 di “Taormina Food Expo” è quella di mobilitare la procedura legata alla certificazione europea come ‘Specialità Tradizionale Garantita’  per le tipicità culinarie siciliane. “È un progetto ambizioso e di ampio respiro. Queste tipicità potranno intraprendere un iter di merito grazie ai loro requisiti rispettosi della tradizione popolare, dalle materie prime d’origine al luogo e alla tecnica di esecuzione, per arrivare alla Denominazione Comunitaria che inserirà la ricetta nei ristoranti di tutto il mondo con uno specifico disciplinare”. Ha sottolineato il coordinatore di CNA Agroalimentare Sicilia, Tindaro Germanelli, intervenendo alla quattro giorni di Taormina.

La kermesse siciliana, arricchita da autorevoli interventi di dirigenti della CNA Nazionale, ha raccontato la storia, la cultura, le tradizioni e il saper fare di un territorio che esprime uno straordinario valore aggiunto in termini di volano per l’economia turistica. Una serie di iniziative per la promozione e valorizzazione delle eccellenze dell’agroalimentare con oltre 60 espositori, provenienti da ogni parte dell’isola, cinque convegni a tema, con quasi 70 interventi tra relatori e referenti istituzionali di primo piano, 9 coking show (uno per ogni provincia) con la presentazione di piatti salati e dolci: sono i numeri che hanno caratterizzato questa seconda edizione che si è congedata con successo di critica e di pubblico.

Altri momenti qualificanti dell’evento sono stato scanditi dalla presenza di una  delegazione maltese della “Malta Food Agency”, con cui CNA ha già intrapreso importanti rapporti di collaborazione per scambi commerciali, e  dagli incontri B2B con dodici buyers internazionali, destinati ad orientare  artigiani e imprenditori sul mercato globale, giunti a Taormina grazie all’azione dell’ufficio Internazionalizzazione della CNA Nazionale e all’agenza Ita del ministero del Commercio con l’Estero. “Taormina Food Expo” rappresenta e certifica la visione nuova della nostra Confederazione – ha voluto precisare il segretario CNA Sicilia, Piero Giglione – la filiera,  che abbraccia diversi mestieri, competenze e professionalità, va guidata, accompagnata e indirizzata attraverso una pianificazione organica e strutturale. Noi, assieme a tutti i dirigenti del territorio, stiamo investendo sull’attrattività delle nostre eccellenze e le imprese ci seguono. Siamo reduci da un’altra grande iniziativa che ha visto appena un mese fa la presenza nell’isola di 60 buyers internazionali nell’ambito del Post Ttg di Rimini. Vogliamo essere punto di riferimento anche per il binomio agroalimentare-turismo”. E soddisfazione ha espresso il presidente regionale, Nello Battiato, che ha caricato di ulteriore significato l’evento di Taormina: “è un modello positivo che potrebbe essere inserito nel circuito nazionale di CNA”.

Tra i protagonisti della quattro giorni ci sono certamente i piatti.

Per Messina  presentato il pesce stocco alla ghiotta abbinato  al dolce della pignolata, per Catania la pasta alla Norma assieme al dessert  “minne di Sant’Agata”, per Palermo la pasta con le sarde accompagnata dal cannolo, per Agrigento macco con le fave accompagnato dall’agnello pasquale, per Caltanissetta il maccheroncello con il pesto nisseno accompagnato dal torrone nisseno, per Trapani il cuscus trapanese abbinato alle “cassatelle” come dessert, per Enna la “frasscatura” accompagnato  da “il bersagliere di Centuripe”, per Ragusa costatina di maiale ripiena alla Chiaramontana con degustazione del “mpanatigghi modicani”. Infine, Siracusa ha esibito un secondo di pesce molto aromatico sgombro in foglia di fico abbinato alla granita di limone.