CNA Next

“Quando partecipo a questi eventi o a una riunione, non intervengo su tutti i temi che sono stati trattati perché mi piace portarmi via sempre qualcosa su cui riflettere. E sono molto contento di quante cose posso portarmi via stasera e di come i giovani della CNA si interroghino su argomenti così attuali, come la sostenibilità, l’intelligenza artificiale, il green. Mi sono chiesto anche quale contributo possa dare io stasera, quali spunti di riflessione posso lasciarvi. E ho individuato 3 temi: politica, ruolo delle pmi e ruolo dei giovani.” Ha esordito così il segretario generale CNA, Otello Gregorini, in chiusura della dodicesima edizione di CNA Next, l’evento annuale di CNA Giovani Imprenditori che quest’anno ha vertito sul tema della sostenibilità.

“La politica – ha continuato Gregorini –  dovrebbe essere più in sintonia con la realtà. Questo è un Governo che ha i numeri per continuare a governare 5 anni,  ed è un fatto positivo. Chi governa dovrebbe darsi una progettualità duratura e non pensare sempre in termini di consensi elettorali, in vista delle prossime elezioni. Su questo anche la legge di Bilancio è troppo vincolata all’immediato, invece ci vogliono scelte coraggiose. Al Governo chiediamo, per i prossimi quattro anni che restano, di intervenire su alcuni punti strategici che servono al Paese, che non abbiano una durata limitata di un anno.”

Il Segretario Generale è poi intervenuto sul ruolo dell’artigianato e della piccola impresa nel nostro Paese rimarcando di come il tessuto produttivo italiano sia per il 99 per cento fatto di artigiani e micro e piccole imprese, ma come poi nei fatti, quando si scrivono norme e misure per le imprese, il riferimento è all’uno per cento. “Dobbiamo essere consapevoli che quando si sbaglia la fotografia del Paese, inevitabilmente le scelte sono sbagliate e noi dobbiamo fare ogni sforzo per porre al centro il ruolo che svolge la piccola impresa. Riuscire a dare centralità alla piccola impresa – ha concluso il segretario CNA – crea anche le condizioni per avvicinare i giovani al mondo dell’artigianato. Abbiamo una carenza di circa 200mila persone e noi abbiamo il compito di recuperare tutti i giovani che sono all’estero, bisogna invertire questo tipo di tendenza.”

Un’edizione, quella di quest’anno, nata nel solco della precedente, continuando ad approfondire il tema della sostenibilità d’impresa declinato nei suoi diversi aspetti economici e sociali in una fase storica di forti discontinuità e repentini cambiamenti.

“Rigenerazione_ La sfida per la sostenibilità“ è stato il titolo dell’appuntamento annuale dei Giovani Imprenditori CNA che si è svolto al Teatro Grade di Brescia ed è stato aperto dal discorso di Simone Gualandi, presidente CNA Giovani Imprenditori, che ha posto l’accento su quanto la sfida alla sostenibilità parta dai nostri comportamenti quotidiani che hanno un impatto strategico sul nostro pianeta e influenzano tematiche così apparentemente lontane.
All’evento è intervenuto in videocollegamento dalla Grecia anche il presidente nazionale CNA, Dario Costantini, che ha salutato la platea sottolineando quando per lui fosse fondamentale intervenire al meeting dei Giovani Imprenditori CNA: “Ho insistito nel fare il collegamento da Atene, dove mi trovo, ospite dei colleghi del GSV per dare seguito al Patto che abbiamo sottoscritto a Taormina, durante la scorsa assemblea nazionale della CNA. Sono qui a parlare di energia, ho parlato con il viceministro del ministero dello sviluppo economico greco spiegandogli come siamo riusciti a far destinare un miliardo e mezzo di euro del Pnrr per investimenti in autoproduzione per le pmi. Sono qui anche per trovare risposte per le nostre imprese riguardo la ricerca di personale che si fa sempre più pressante e della nostra proposta di quindici giorni fa fatta al Governo sui corridoi umanitari. Ci siamo detti tutti disponibili a organizzare una lobby europea più pressante non solo per affrontare il dopo emergenza, ma per preparare le nostre aziende a viverlo. La CNA è un’associazione che si interroga al suo interno, ma è anche proiettata verso l’esterno, guardando all’Europa e alle buone pratiche dei nostri equivalenti per poterci mettere al servizio delle nostre imprese.”

 

 

Transizione verde, la ricetta dei Giovani Imprenditori di CNA