Gregorini a Ostra: ‘piccoli’ e territori si preparino alle grandi sfide

Dai macro scenari geopolitici all’economia del territorio: come prepararsi?”. Un tema sfidante sul quale si sono confrontati – all’interno dei lavori assembleari della Bcc Ostra Vetere – Francesco Giorgino, giornalista e docente universitario, Francesca Gironi, imprenditrice agricola e vice presidente nazionale Coldiretti Donne Impresa, e il nostro segretario generale Otello Gregorini.

A introdurre i lavori Giorgino che ha delineato il quadro geopolitico nel quale ci troviamo, segnalando rischi (soprattutto) e opportunità per le imprese derivanti dagli eventi che stiamo vivendo, in particolare ponendosi la domanda su quale ruolo giochi l’Europa.

In apertura d’intervento Gregorini ha ricordato che il territorio sul quale insiste la Bcc di Ostra Vetere è a lui ben noto per essere stato, tra l’altro, segretario regionale Marche della CNA. Proprio tenendo ben presente potenzialità e problemi locali che ha spiegato quanto sia necessaria l’Europa per sostenere le imprese, soprattutto micro e piccole, nel confronto con i principali player mondiali, ormai non solo più Usa e Cina, ma Asia, Africa e così via. E a tale scopo ha esortato tutti a focalizzarsi sulle prossime elezioni europee, per la enorme valenza che avranno, sottolineando la necessità di concentrarsi sulle scelte dell’Unione e sul modo di fare politica al di fuori dell’Italia.

Il nostro segretario generale si è soffermato quindi sul ruolo dei ‘piccoli’. “Siamo piccoli, è vero, – ha evidenziato – ma siamo tanti e dobbiamo farci valere per riequilibrare le politiche nazionali ed europee. Per farlo, però, serve unità e comunità d’intenti. Anche i territori a loro volta devono cercare sintesi d’interessi e imparare a fare massa critica. In particolare le Marche, unica regione plurale, sono chiamate a esaltare le differenze trasformandole in elementi utili e valoriali che permettano di confrontarsi con il mondo intero”.

Gregorini ha toccato quindi due temi fondamentali per le imprese e a cascata per l’Italia: la mancanza di forza lavoro e i problemi del credito.

“Siamo il Paese con la maggiore denatalità d’Europa – ha ricordato – e nel contempo abbiamo tanti giovani per svariati motivi fermi in panchina, per usare una metafora calcistica, e di conseguenza abbiamo bisogno di forze nuove che vengano da fuori Italia e da fuori continente, considerato che su questo fronte, altrove in Europa, la situazione sia suppergiù la stessa. Come CNA stiamo lavorando con i ministeri competenti alla realizzazione di ‘corridoi professionali’ allo scopo di professionalizzare giovani nei loro Paesi e farli venire nel nostro, nelle imprese che li attendono e alle quali li instraderemo”.

“Il credito è tornato alla ribalta per il rialzo fortissimo dei tassi, e di conseguenza del costo del denaro, che nonostante la frenata dell’inflazione ancora non scendono. Che cosa si può fare, allora?”, si è domandato. “Imprese e banche del territorio, come le Bcc, devono lavorare assieme – ha messo in rilievo – perché tutte hanno interesse a valorizzare il territorio per crescere coese. Sul piatto noi possiamo porre la conoscenza capillare delle imprese e l’esperienza dei nostri Confidi. In questo momento, per vincere le sfide imposte dai cambiamenti e dalle emergenze, le imprese hanno bisogno di investire e, quindi, di prestiti, non dimentichiamolo. Queste sfide – ha concluso Gregorini – vanno raccolte, infatti, e la CNA è pronta a svolgere, oggi come sempre, il proprio ruolo”.