Il Decreto Legge n. 3 del 2015, appena convertito, potenzia il “Patent Box” introdotto dalla Legge di Stabilità 2015. Il regime, che prevede l’esclusione parziale (pari al 30% nel 2015, al 40% nel 2016, al 50% dal 2017) dei redditi derivanti dall’utilizzo di brevetti e di altri beni immateriali dalla formazione del reddito complessivo, è stato esteso anche ai marchi commerciali.

Viene inoltre, modificato il calcolo che individua la quota massima dei redditi detassabili: al denominatore dovrà essere indicata (come in precedenza) la totalità delle spese sostenute sul bene, mentre il numeratore (che prima includeva solo le spese di ricerca e sviluppo sul bene intangibile) viene incrementato di un importo pari al 30% dei costi sostenuti per l’acquisto dello stesso e per le attività di R&S affidate a società del gruppo.

Il nuovo regime di defiscalizzazione, seppur potenziato, non appare lo strumento più adeguato a sostenere i processi di innovazione delle imprese. L’agevolazione sarà, infatti, utilizzata prevalentemente da quelle più strutturate e avrà, di conseguenza, ricadute molto limitate in termini di sostegno alle attività di R&S. 

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