“Per una piccola impresa un dipendente rappresenta un’estensione del proprio nucleo familiare. Il lavoratore dipendente è l’energia che muove l’intera impresa, è il suo Dna. Se l’impresa ha modo di ripartire l’imprenditore non ha alcun interesse nel licenziare il proprio lavoratore che è strategico per il suo posizionamento. I dati che abbiamo raccolto con una recente indagine della CNA mostrano come nelle piccole imprese il gap salariale tra donne e uomini è molto basso. Ciò dimostra un legame diretto tra imprenditore e dipendente che prescinde da qualsiasi tipo di discriminazione”. La presidente di CNA Impresa Donna, Maria Fermanelli interviene sul tema del lavoro che cambia ai tempi del Covid, nella trasmissione di Giuseppe Caporaso, “Al vostro servizio”, in onda su InBlu Radio.

“Il lavoro non è solo un principio cardine della nostra Costituzione, ma è l’elemento che da dignità alle persone e permette di avere aspettative di benessere e di vita serena – prosegue Fermanelli – La pandemia ha inferto un duro colpo alle piccole e medie imprese, specialmente ai settori dei servizi e della ristorazione”.

La presidente di CNA Impresa Donna affronta poi il tema dell’imprenditoria femminile: “Le donne in Italia hanno da sempre avuto un enorme difficolta di accesso al mondo del lavoro dipendente, anche per questo le imprese femminili negli ultimi anni hanno avuto un trend in crescita. Con la pandemia però questa tendenza si sta fermando poiché è diventato sempre più difficile cercare di conciliare la vita lavorativa con quella familiare. Un problema già in essere che il Covid ha solamente accentuato. Dai dati emersi da un recente sondaggio condotto tra le nostre associate è emerso come le imprenditrici siano ad oggi molto spaventate e preoccupate, ma al tempo stesso dimostrano di avere un alto grado di tenuta e resilienza”.

Fermanelli interviene, infine, sul problema della burocrazia per le piccole imprese: “Per ripartire ora più che mai è necessario alleviare l’enorme peso della burocrazia, un ostacolo che impedisce la voglia di fare impresa nel nostro Paese”.

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