La legge di Bilancio 2019 ha previsto un innalzamento della deducibilità, dal reddito d’impresa e di lavoro autonomo, dell’imposta comunale sugli immobili relativa ai beni strumentali (art. 1, comma 12, Legge 30 dicembre 2018, n. 145).

La deduzione IMU passa, infatti, dal 20 al 40 per cento. 

Si tratta di una disposizione che accoglie, seppur in parte, le richieste delle Confederazione che nelle opportune sedi istituzionali aveva fatto notare come i beni strumentali all’esercizio dell’attività d’impresa quali, ad esempio, i capannoni industriali, non sono beni di lusso, ma hanno lo scopo ben preciso di consentire all’imprenditore di lavorare e produrre reddito. L’IMU, pertanto, costituisce un costo inerente alla produzione del reddito. La sua parziale deducibilità determina, conseguentemente, la tassazione di una parte del reddito d’impresa, quella relativa all’IMU indeducibile, mai realizzato.

La CNA, pertanto, continuerà a lottare per portare al 100% la deducibilità dell’IMU dal reddito di impresa e di lavoro autonomo.