La sicurezza diventa ancor più prioritaria per gli autotrasportatori. È quanto emerso dall’incontro organizzato oggi (sabato 24 settembre 2016) al Centro Congressi Interbrennero di Trento dalla CNA-Fita del Trentino Alto Adige e dal CRAAV (Consorzio Regionale Autotrasportatori Artigiani Veneti) al quale aderiscono anche CNA-SHV dell’Alto Adige e CNA del Trentino.

“Con l’introduzione del reato di omicidio stradale – ha spiegato Piero Cavallaro, referente della CNA-Fita del Trentino Alto Adige – il tema della sicurezza, da sempre al centro nei nostri incontri formativi, assume ancor più rilevanza. Sicurezza che deve essere garantita sia agli operatori del settore sia a tutti gli utenti della strada. Con il reato di omicidio stradale, il conducente di un qualsiasi mezzo risponde non più solo delle lesioni colpose, ma diventa potenziale responsabile di un reato perseguibile d’ufficio per lesioni che comportano degenze superiori ai 40 giorni o conseguenze ancor più gravi, fino al decesso”.

La parte normativa è stata sviscerata dall’avvocato Paolo Malaguti con una relazione sul tema “Nuove norme sull’autotrasporto” (con rilascio di attestato di partecipazione). Il legale ha parlato non solo dei nuovi reati di omicidio stradale e lesioni stradali gravi e gravissime, ma anche della gestione del contenzioso avverso i verbali per il superamento dei tempi di guida e di riposo, e delle deroghe previste nel regolamento 561/06.

Piero Cavallaro della CNA-Fita si è soffermato sul fissaggio del carico in sicurezza e nel rispetto della normativa comunitaria: “Il fissaggio a regola d’arte è fondamentale per garantire la stabilità dei mezzi pesanti ed evitare la perdita di merci sulla strada. Il 25% degli incidenti che vedono coinvolti veicoli commerciali è dovuto proprio a un errato ancoraggio del carico”.

Ha concluso i lavori Mattia Baschirotto, responsabile del Consorzio CRAAV, che ha illustrato gli strumenti e le novità per il trasporto estero, soffermandosi sul telepedaggio europeo e sulla legge francese Macron: “Solo conoscendo bene le normative e gli strumenti – ha chiarito Baschirotto – si possono cogliere le opportunità offerte dal mercato estero”.