PRESENTATA LA PROPOSTA DEM PER IL SETTORE (DIRE) Roma, 29 nov. – Riformare i settori dell”estetica e del benessere che, alla luce della crescente domanda di qualita’, richiedono una professionalita” sempre maggiore a tutela degli operatori e dei consumatori anche per contrastare il diffondersi dell”abusivismo e della concorrenza sleale. E” l”obiettivo della proposta di legge, a prima firma Marco Donati per modificare la legge 1/90 in materia di estetica, presentata a Montecitorio assieme alla CNA rappresentata da Antonio Stocchi presidente nazionale dell”Unione Benessere e Sanita’, Brigida Stomaci coordinatrice estetiste, Filippo D”Andrea coordinatore nazionale benessere e sanita’. Il testo e” nato infatti su stimolo della Confederazione nazionale dell”artigianato e della piccola e media impresa. Il settore del benessere, con particolare riferimento alle attivita” di acconciatura, estetica, tatuaggio e piercing, e’ costituito da 40 mila imprese e circa 100 mila addetti, con un giro d”affari annuo pari a 21 miliardi. Chi si rivolge a un centro estetico- spiega Donati- non lo fa per la semplice rimozione di inestetismi, ma per il mantenimento e il recupero del proprio benessere psicofisico. Per questo e’ necessario un quadro normativo certo che generi percorsi formativi idonei e certificati per elevare il livello di competenza degli operatori del settore. Al tempo della legge 1/90 , continua il deputato che e’ componente della commissione Attivita’ produttive di Montecitorio, “pratiche come l”onicotecnica, i vari tipi di massaggi del benessere, il trucco specializzato (i make up artist), i tatuaggi, i piercing, ecc., non erano ancora cosi’ diffuse. Per eseguire tatuaggi, per esempio, in Emilia Romagna occorrono 14 ore di formazione, in Toscana 600. La nuova legge quindi serve anche per regolamentare a livello nazionale tutta l”attivita” estetica, considerando che dei 4mila nuovi centri di estetisti e acconciatori, nati negli ultimi anni, ben 2mila sono abusivi, per un giro d”affari di 15 milioni di euro di evasione fiscale e contributiva. Senza contare che il mancato rispetto delle norme di legge in materia igienico-sanitaria ha provocato un aumento delle patologie infettive”. La nuova legge inoltre, conclude il parlamentare Pd, “interpretando le dinamiche evolutive del mercato del lavoro, introduce concetti quali l”affitto di cabina, il coworking e le prestazioni a domicilio e occasionali. Come sempre accade la crescita esponenziale di un settore economico porta spesso con se” storture che solo un intervento statale puo” raddrizzare. Per questo una nuova legge sull’attivita’ estetica e’ quanto mai urgente e necessaria. Da una parte per dare ancora piu’ slancio a un comparto economico in grande espansione e che crea nuovi posti di lavoro, dall”altra per una maggiore sicurezza dei clienti.

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