“È inaccettabile che la Provincia di Trento da fine settembre non possa essere in condizione di pagare le aziende che hanno fornito prestazioni, beni e servizi all’ente. Il tutto a causa di operazioni di revisione del bilancio e di una complessa gestione della liquidità”. Lo afferma Claudio Corrarati, presidente della CNA del Trentino Alto Adige, commentando quanto discusso nella Prima commissione legislativa del Consiglio provinciale e trapelato sugli organi di stampa.

All’ordine del giorno della seduta c’erano il Rendiconto generale 2015 della Provincia e l’Assestamento del bilancio di previsione. Il problema della liquidità negli ultimi mesi dell’anno fino al 2015 è stato risolto con anticipazioni di cassa da parte di Cassa del Trentino. Questa procedura, però, secondo la Corte dei Conti non è corretta ai fini del Patto di Stabilità. Quest’anno la Giunta provinciale, guidata dal presidente Ugo Rossi, sta cercando soluzioni alternative.

“Non vogliamo nemmeno immaginare che vengano scaricati sulle aziende, e di conseguenza sui cittadini, problemi che devono essere risolti all’interno del Palazzo – prosegue Corrarati – perché chi ha lavorato o fornito beni e servizi all’ente pubblico deve a sua volta pagare i fornitori e i dipendenti. Ritardare i pagamenti alle imprese, già alle prese con gravi difficoltà di accesso al credito, significa creare ulteriori difficoltà a chi è in crisi. Se la Provincia non dovesse trovare soluzioni contabili, rilasci alle imprese certificati di garanzia “spendibili” in banca fino al pagamento delle fatture”.

“Grave sarebbe – conclude il presidente di CNA del Trentino Alto Adige – se proprio la Provincia decidesse di rinviare i pagamenti, operazione che creerebbe analogo effetto domino tra i privati, legittimando di fatto i mancati pagamenti a fornitori e dipendenti con le difficoltà di cassa dell’ente pubblico”. 

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