Gli interventi per favorire la concorrenza vanno inquadrati nel piano più generale di rilancio dell’economia ed è prioritario rimuovere le condizioni di “rendita da monopolio” o da tariffa che rappresentano un pesante onere per il Paese e in particolare per le imprese. È quanto hanno evidenziato CNA e Confartigianato nel corso dell’audizione davanti alla Commissione industria del Senato sulla legge annuale sulla concorrenza.

In quest’ottica le due organizzazioni rinnovano l’esigenza di definire “un’agenda sulla concorrenza, con la condivisione degli obiettivi e dei percorsi, al fine di assicurare una effettiva, perdurante ed equilibrata apertura del sistema economico nazionale”.

Nel corso dell’audizione, CNA e Confartigianato hanno indicato alcune necessità di intervento su ambiti specifici come il mercato dell’energia, la qualificazione FER che sta provocando grandi difficoltà alle imprese di installazione e manutenzione impianti, favorire l’autoconsumo individuale in forma aggregata, nonché la rimozione di ostacoli che penalizzano la concorrenza e le piccole imprese nei settori dell’autotrasporto e delle officine di autoriparazione-carrozzerie.

In dettaglio, le due organizzazioni hanno sottolineato che il completamento del processo di liberalizzazione rende ormai improcrastinabile l’obiettivo di una piena concorrenza nei settori dell’elettricità e del gas. Inoltre il superamento della fase più acuta della crisi energetica non deve far perdere di vista le debolezze strutturali del sistema energetico nazionale, a partire dalla revisione del funzionamento del mercato elettrico all’ingrosso e dalla riforma della bolletta.