“Il lieve incremento della produzione industriale a maggio non induce all’ottimismo. Il +1,6% registrato dall’Istat rispetto ad aprile dopo quattro arretramenti consecutivi non riesce a invertire la dinamica degli ultimi mesi”. Lo rileva la CNA in un comunicato.

In terreno negativo – segnala la nota – rimane il confronto tanto tra maggio 2023 e maggio 2022 (-3,7%) quanto tra i primi cinque mesi di quest’anno e lo stesso periodo dell’anno scorso (-3,1%). Un dato che spiega il pessimismo delle imprese industriali rilevato dalla Banca d’Italia”.

“Con l’inflazione che cala a un ritmo troppo lento – sottolinea il comunicato – e un costo del denaro già alto il futuro non appare roseo”.

È altamente necessario intervenire al fianco delle imprese – conclude la CNA – per aiutarle a recuperare competitività e valore aggiunto, sostenendo investimenti e di conseguenza occupazione, in grado di accrescere il reddito e i consumi. Per riuscirci non bisogna sprecare tempo nella utilizzazione delle risorse nazionali ed europee a partire dai fondi del Pnrr”.