“Un danno alla produzione fatta realmente nel nostro Paese, che si fregia della prestigiosa dicitura “made in Italy”. Un danno a chi opera nel rispetto delle regole, delle normative fiscali e di sicurezza sul lavoro. Un danno al consumatore, ingannato dopo aver riposto la sua fiducia in un prodotto che si rivela falso anziché di alta qualità”.

Sono le parole del Segretario Provinciale di CNA Macerata, Silvano Gattari, all’indomani della chiusura dell’indagine svolta dalla Guardia di Finanza e relativa alla produzione di capi contraffatti con il noto marchio “Moncler”: un’operazione che ha permesso di scoprire un’attività di produzione illecita di capi di abbigliamento e di denunciare quattro persone tra i territori fermano, maceratese e moldavo.

“Alla Guardia di Finanza di Macerata e al tenente Danilo Torti, oltre che al Procuratore capo Giovanni Giorgio, va il plauso della CNA per aver condotto le indagini che hanno permesso di smascherare un ingente giro d’affari sul nostro territorio – dichiara Gattari – Da sempre, e soprattutto in questo difficile momento di congiuntura economica, ci facciamo portavoce e siamo al fianco di tutti gli imprenditori artigiani che lavorano quotidianamente nel rispetto delle regole e a cui attività illecite di tale genere non fanno altro che arrecare un gravissimo danno.

Gli imprenditori sono ormai tristemente consapevoli di quanto la concorrenza sleale colpisca l’economia sana e minacci costantemente il vero made in Italy e la sua immagine nel mondo. Operazioni come quella condotta dalla Guardia di Finanza sono fondamentali per minare con forza un sistema che opera illecitamente sulle spalle di chi lotta tutti i giorni lavorando onestamente e facendo grande la nostra tradizione manifatturiera, sacrificando troppo spesso il proprio futuro”.

La CNA di Macerata, dunque, auspica che il lavoro delle Fiamme Gialle possa proseguire su questa strada, anche rivolgendosi al fenomeno dell’abusivismo: ricordiamo infatti che lo scorso luglio la CNA ha sottoscritto con i Comuni del Maceratese il protocollo chiamato #lavoropulito, contro l’abusivismo nelle imprese di servizi, raccogliendo l’importante vicinanza proprio della Guardia di Finanza.

Nell’ambito della campagna di sensibilizzazione #lavoropulito, infatti, è possibile segnalare ai nostri uffici sospette situazioni di abusivismo che la CNA si impegnerà a sottoporre ai Comuni per le verifiche necessarie, a tutela del lavoro onesto e dei consumatori.