Si è tenuta venerdì 29 settembre al Circolo Velico Ravennate la premiazione del progetto “Barca a vela, produzioni in serie” che ha visto confrontarsi tra loro gli studenti della terza edizione del corso IFTS “Tecnico di progettazione per la filiera nautica esperto nel processo produttivo e nell’impatto economico del prodotto sostenibile” organizzato da CNA Formazione Emilia-Romagna.

Nel corso della mattinata, dopo i saluti del vicepresidente del Circolo Velico Ravennate, Matteo Plazzi, già vincitore della Coppa America, e l’intervento del referente nazionale CNA Produzione Nautica, Alessandro Battaglia, i partecipanti alla competizione hanno presentato i propri progetti. La sfida, lanciata dall’ingegnere progettista Giovanni Ceccarelli, docente del corso e titolare dello studio Ceccarelli Yacht Design, una delle 29 imprese del settore nautico coinvolte attivamente nel percorso formativo, era quella di realizzare un progetto di imbarcazione a vela ad alto tasso innovativo e a basso impatto ambientale. L’entusiasmo e le indicazioni trasmesse si sono tradotte in lavori di grande qualità tra cui non è stato facile selezionare i vincitori.

A conquistare il premio ‘miglior concept’ con il miglior lavoro è stato Riccardo Pozzali, che si è distinto per innovazione e qualità del progetto, oltre che per capacità espositiva. mentre il riconoscimento per la qualità progettuale, capacità espositiva e passione è andato ex aequo a Enrico Sampaoli, Enrico Bezzi e Roberto Ghetti. Ad aggiudicarsi il premio ‘Progetto Giovani’. Al di là di premi assegnati la conquista di maggior valore per i partecipanti al percorso formativo è l’elevatissimo tasso di occupazione che il corso ha registrato fin dal suo nascere con circa il 90% degli studenti in grado di trovare un impiego nel settore entro un anno dal termine dell’esperienza.

“Dopo le due crisi del 2008-2009 e del 2011-2012, che avevano ridimensionato fortemente il comparto della nautica, a partire dal 2015 abbiamo assistito a una ripartenza del settore che, sia in termini di produzione che di esportazioni, ha messo a segno performance ben superiori a quelle riferite all’intera manifattura”, sottolinea Alessandro Battaglia. “L’ampliamento del perimetro della base produttiva è stato sospinto soprattutto dalle imprese micro e piccole. A dimostrazione del fatto che il settore della nautica non è affatto saturo e che la domanda crescente si è tradotta anche in un aumento delle iniziative imprenditoriali. Nel nostro territorio questo settore è sempre più strategico e in grado di generare benessere e occupazione. Proprio per rispondere alla costante richiesta di operatori qualificati, da alcuni anni come associazione proponiamo questo percorso di alta formazione della durata di un anno e con un approccio fortemente laboratoriale che si avvale di importanti collaborazioni con il mondo accademico e imprenditoriale”.