Stile italiano, saper fare, sostenibilità, rispetto dell’ambiente e di chi lavora. Le imprese della CNA (settore moda) protagoniste della Fiera Denim Première Vision di Barcellona. “In questa importantissima vetrina – spiega Doriana Marini, titolare della ditta Dienpi e presidente provinciale di CNA Federmoda – abbiamo avuto l’occasione di presentare a livello internazionale la nostra RETE ITS. Ovvero il network di aziende italiane delle Marche e del nord dell’Abruzzo, che si sono impegnate a sottoscrivere un codice di sostenibilità nella produzione, il lavaggio e finissaggio tessuti denim”.

“È un passo importante – prosegue la presidente Doriana Marini – perché garantisce che tutte le fasi del sistema produttivo siano realmente rispettose, non solo dell’ambiente ma anche per quello che riguarda il trattamento dei lavoratori e l’equilibrio famiglia-lavoro, argomento delicato e sensibile soprattutto per le donne lavoratrici. Un’azione etica e sociale ma anche di promozione per ribadire qualità a 360 gradi e far sì che quella che noi abbiamo chiamato la valle perduta del denim si possa a breve tornare a definire valle ritrovata”.

Doriana Marini, presidente della rete e titolare della ditta Dienpi, ha chiuso il suo intervento a Barcellona con la firma del Decalogo di responsabilità e sostenibilità nella filiera del Denim. Dopo la firma – a dare ulteriore valore all’azione di promozione delle eccellenze nostrane – brindisi con vini del Piceno (alcuni dei quali offerti dal Consorzio dei Vini Piceni), degustazione di formaggi e di salumi. Inoltre, lancio promozionale di alcuni capi in jeans con disegni di pin up che degustano le bibite della ditta Paoletti, anch’essa presente a Barcellona per quest’azione di promozione delle eccellenze del Piceno guidata dalla CNA provinciale.

L’azione presentata nei giorni scorsi a Barcellona parte dal progetto denominato “The lost denim valley”. Azione che ha messo in campo la CNA di Ascoli Piceno, attraverso il suo gruppo di lavoro della Federmoda, per ripristinare una filiera del tessile e del manifatturiero che ha dato ricchezza e lustro al Piceno e alle province limitrofe. Il jeans e la maglieria, appunto.  Grazie all’azione CNA è stato fatto un ampio monitoraggio del territorio scoprendo che sono ancora attive, con le loro produzione e soprattutto con il loro saper fare, decine di piccole e medie imprese che negli anni ’70 e ’80 hanno reso famoso il distretto del jeans. Primo atto di questa “rinascita” la costituzione di una rete d’imprese che conta già l’interesse e l’adesione di una decina di aziende. Sono state coinvolte imprese che seguino tutta la filiera del prodotto, dal trattamento e lavaggio del tessuto, alla sua colorazione con prodotti atossici, all’arricchimento con accessori di vario genere.