“La spesa in formazione è la cartina tornasole di quanto un Paese stia progredendo e investendo nel proprio futuro”. E’ questo il senso dell’obiettivo che l’Europa si è data per il 2020 e lo spirito che anche quest’anno ha mosso il XVI Rapporto Isfol sulla formazione continua, presentato questa mattina a Roma. Tra i relatori anche Stefano Di Niola, Responsabile Relazioni Sindacali CNA e Presidente Fondartigianato.

Gli Stati europei hanno stabilito che entro il 2020 almeno il 15% della popolazione europea debba essere coinvolto in percorsi di formazione e istruzione. Attualmente siamo all’11% in Europa e all’8% in Italia. Ma fino a due anni fa il nostro Paese toccava quota 6%.

“Sebbene siamo ancora lontani dalla media europea – ha commentato Di Niola – si tratta di un miglioramento importante. Un miracolo, se si considera che le risorse per la formazione continua sono state usate dal Governo per la cassa integrazione. La valutazione, quindi, è estremamente positiva, ma c’è ancora moltissimo da fare. Il futuro di una nazione – ha concluso Di Niola – non si costruisce sulla cassa integrazione, ma sugli investimenti fatti, soprattutto in formazione, perché significa investire nella crescita e nell’innovazione dell’intero Paese”.