L’aumento dell’accisa sui carburanti, prevista dalla legge di stabilità per il 2015, che sarebbe dovuto scattare lo scorso 1 ottobre come clausola di salvaguardia per la mancata autorizzazione UE al meccanismo del reverse charge per l’IVA nel settore della grande distribuzione (art. 1, c. 632, legge n.190/2014), è stato rinviato al 2016.

Nessun aumento di accisa sui carburanti, dunque, almeno per questi ultimi mesi del 2015. E’ quanto previsto dal decreto legge 153/2015 riguardante “Misure urgenti per la finanza pubblica”, pubblicato nella G.U. n. 227 del 30 settembre 2015.

Per compensare gli effetti finanziari derivanti dalla mancata entrata in vigore della clausola di salvaguardia, l’art. 1 del decreto appena citato prevede, per l’anno 2015, di utilizzare una quota parte delle maggiori entrate derivanti dalla voluntary disclosure. A tal proposito, il successivo art. 2 del decreto, proroga la scadenza per l’adesione alla procedura di emersione di beni e capitali trasferiti all’estero e non dichiarati al fisco italiano. In particolare, è prevista:

  • la proroga dal 30 settembre 2015 al 30 novembre 2015 del termine per l’adesione alla procedura di collaborazione volontaria;
  • la possibilità di integrare la documentazione fino al 30 dicembre 2015.

 Si tratta, sicuramente, di un risultato positivo per il settore dell’autotrasporto che avrebbe dovuto scontare un ulteriore svantaggio competitivo rispetto alla imprese concorrenti residenti in altri paesi UE. Tuttavia sarebbe auspicabile raggiungere al più presto la definitiva eliminazione della clausola di salvaguardia, per ora solo posticipata di tre mesi. 

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