Sono 70.468 gli imprenditori immigrati nel Lazio, quasi 60mila a Roma. L’incidenza delle donne è pari al 21,8% (20,7% a Roma).

Continua la tendenza positiva: negli ultimi quattro anni il saldo è stato del 42% in provincia di Roma, del 4,7% solo nell’ultimo anno. A rivelarlo i dati del Rapporto annuale “Immigrazione e imprenditoria”, redatto da Idos e Unioncamere, rielaborati da Cna World Roma.

Nove su dieci sono ditte individuali, di cui due su dieci guidate da donne straniere. Le imprese guidate dagli immigrati sono per lo più giovani: un titolare su due ha tra i 36 e i 50 anni, il 31,4% tra i 18 e i 25 e il restante 19% oltre 50 anni.

Le nazionalità: un’impresa su quattro è guidata da bengalesi, il 16,5% da originari della Romania, mentre l’8,3% proviene dal Marocco e il 7,1% dalla Cina. I settori: il 71,5% opera nel commercio, nella ristorazione e nei trasporti, mentre è alla guida di imprese dell’industria (per lo più costruzioni) il 24,5%. Appena l’ 1,7% dell’agricoltura.

“Il rapporto immigrazione e imprenditoria 2016 conferma la piena fase di maturità che l’imprenditoria straniera sta attraversando. Fa piacere vedere che tanti immigrati arrivati in Italia adolescenti poco più di dieci anni fa siano qui cresciuti e contribuiscano oggi a creare ricchezza per il territorio” dichiara Indra Perera, presidente di CNA Word Roma. “Gli imprenditori stranieri lasciano alle spalle situazioni drammatiche in alcuni casi e sono in grado di trasformare la loro inquietudine in vitalità. I nostri imprenditori chiedono -come anche gli imprenditori italiani- procedure più semplici, facilità di accesso al credito e sentono la responsabilità di dover agire sul mercato nel pieno rispetto delle regole. Compito di CNA Word Roma è di essere un faro in questa fase. Ecco perché siamo orgogliosi di essere stati inclusi tra le 10 migliori buone pratiche sull’immigrazione da parte dell’Unione europea. Stiamo lavorando inoltre anche in collaborazione con la Camera di Commercio di Roma per supportare gli imprenditori stranieri sul tema della legalità con un ciclo di  seminari dove vengono loro fornite informazioni per non essere vittime di soprusi” conclude Perera.

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